Il proprietario di due abitazioni sa di dover pagare l’IMU a meno che non si verifichino determinate condizioni, quali?
Non sempre l’IMU è dovuto anche se si hanno due casi. Ci sono dei casi in cui è prevista l’esenzione doppia. Una grande opportunità di risparmio da non lasciarsi sfuggire, vediamo in che modo.
L’Imposta Municipale Propria è un tributo da pagare da chi possiede fabbricati diversi dall’abitazione principale, immobili principali signorili (categoria di lusso A/1, A/7 e A/9), aree fabbricabili e terreni agricoli. L’IMU si paga tramite modello F24 in due rate pari al 50% della tassa annua. L’acconto si deve versare entro il 16 giugno e il saldo entro il 16 dicembre. Oltre all’esenzione per la prima casa esistono altri casi in cui l’IMU non deve essere corrisposto.
Se l’immobile è posseduto dalla Stato o dai Comuni, se i fabbricati sono di categoria catastale E/1 e E/9 oppure se sono destinati all’esercizio del culto e di proprietà della Santa Sede. Questi alcuni casi di esenzione. I Comuni, poi, hanno la possibilità di prevedere altre esenzioni come per gli immobili dati in comodato gratuito al Comune. Se si possiedono due case, dunque, bisogna sempre pagare l’IMU? Molti proprietari non sanno che ad alcune condizioni è possibile avere la doppia esenzione.
Per chiarire quando scatta la doppia esenzione iniziamo con una puntualizzazione. Si tende a dire che l’IMU non deve essere pagato per la “prima casa” ma in realtà la normativa parla di “abitazione principale”. C’è differenza perché la prima casa è la prima proprietà immobiliare che si acquista mentre con abitazione principale si intende il luogo in cui una persona vive con continuità. L’esenzione IMU scatta per l’abitazione principale ossia la casa in cui il contribuente ha la residenza e vive tutto l’anno avendo la dimora abituale.
Quando è concessa la doppia esenzione se si possiedono due case? La possibilità è consentita solo alle coppie sposate dove ogni coniuge è proprietario di un immobile. La Legge permette loro di decidere quale delle abitazioni sarà oggetto di esenzione ma in un caso è possibile ottenere due volte l’esenzione dal pagamento dell’IMU.
Succede se i coniugi vivono in due case diverse per esigenze particolari (lavorative, ad esempio). Al verificarsi di questa condizione, ogni coniuge potrà richiedere l’agevolazione fiscale soddisfacendo i requisiti di esenzione (residenza e dimora abituale). Le residenze distinte sono, quindi, alla base della possibilità di non pagare l’IMU neanche per un immobile di proprietà.
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