Cosa dice la Legge sull’obbligo di mantenimento di un figlio non riconosciuto? L’altro genitore come può tutelare il bambino?
Il padre che non riconosce il figlio appena nato ha comunque l’obbligo di mantenimento secondo la Legge? Vediamo cosa dice la normativa e come la mamma può tutelare il piccolo e sé stessa dal punto di vista economico.
Crescere un figlio da soli non è semplice. Bisognerà fare da padre e da madre, assumersi tutte le responsabilità, caricarsi ogni problema sulle spalle senza poter contare sull’aiuto dell’altro genitore. In più si dovranno affrontare le spese senza alcun supporto. Uno stipendio può non bastare per far fronte a tutte le esigenze del bambino, soprattutto se parliamo di una retribuzione base o per un contratto part time.
Una mamma può aver difficoltà ad occuparsi di tutto da sola, eppure se il padre è fuggito dalle sue responsabilità non le rimane altro da fare. O forse sì? Cosa prevede la Legge sul mantenimento di un figlio che non è stato riconosciuto? Dobbiamo scoprire se la normativa tutela le donne che vengono lasciate al momento della scoperta di una gravidanza.
Il padre che non riconosce il figlio deve mantenerlo ugualmente? I diritti del bambino
La Legge stabilisce che il dovere di mantenere, educare e istruire i figli spetta ad entrambi i genitori. Nel momento in cui nasce, un figlio ha il diritto ad avere chi si prende cura di lui fino a quando raggiungerà l’indipendenza economica. L’obbligo per i genitori, dunque, è fissato dalla normativa e non cade nemmeno in caso di separazione o divorzio. Poniamo il caso di una coppia non sposata che mette al mondo un bambino.
Occorrerà effettuare il riconoscimento dichiarando di essere genitori del figlio. Può succedere che solo la madre riconosca il figlio. Il mantenimento spetterà solo alla donna ma può comunque ricorrere in tribunale per ottenere la dichiarazione giudiziale di paternità. Sarà il Giudice, quindi ad accertare la paternità (o la maternità) dopo aver accertato l’esistenza di un legame tra le parti in causa e aver visionato i risultati dell’esame del DNA per confermare o meno la parentela tra bambino e genitore.
In caso di rifiuto ingiustificato del padre al prelievo del sangue, il Giudice può leggere questo comportamento come ammissione di paternità. Una volta accertato il rapporto di filiazione, il padre dovrà dare il mantenimento al figlio anche se non riconosciuto e la madre potrà richiedere il rimborso delle spese sostenute dalla nascita del bambino.