I gatti sono creature dolci e affascinanti. Sapete quante dita hanno in totale? La risposta potrebbe lasciarvi davvero sconcertati.
Quando si decide di prendere un animale domestico generalmente la scelta ricade sempre su cane o gatto. Essa dipende da diversi fattori, non solo legati alla simpatia per l’una o l’altra specie. É risaputo, infatti, che i cani richiedono più manutenzione. I gatti, invece, sono creature dal comportamento indipendente. Esercitano un fascino misterioso e possiedono straordinarie caratteristiche fisiche.
Hanno un’impareggiabile capacità di vedere al buio, determinata grazie a una struttura chiamata tapetum lucidum, situata dietro la retina. I gatti possiedono un udito estremamente sviluppato, percependo frequenze tra i 48 Hz e i 85 kHz, ben oltre la gamma umana. Ciò li rende eccezionali cacciatori. Il loro naso è come impronta digitale, un modello esclusivo per ogni individuo. I baffi dei gatti sono chiamati vibrisse e sono molto più che semplici peli. Sono veri e propri sensori tattili, estremamente sensibili al minimo cambiamento nell’ambiente.
Vogliamo parlare della coda? Non è utile solo per mantenere l’equilibrio, ma è anche un importante strumento di comunicazione. Essa serve per indicare una vasta gamma di emozioni e intenzioni: dal benessere alla paura, dall’irritazione alla curiosità. Le loro pupille a forma di fessura servono a regolare meglio l’ingresso della luce, migliorando la visione sia in condizioni di luce intensa che di oscurità. Questa è solo una piccola panoramica di quanto queste curiosità fisiche rendano i gatti animali così affascinanti. Una caratteristica unica riguarda le zampe: scopriamola.
Soffermiamoci maggiormente sugli arti dei gatti. Le zampe anteriori sono estremamente flessibili; hanno una clavicola fluttuante, cioè essa non è collegata ad altre ossa ma solo ai muscoli. Come mai? É un espediente della natura che gli consente di passare attraverso spazi molto stretti e di fare movimenti agili e precisi durante la caccia o il gioco.
Inoltre, i cuscinetti delle zampe (denominati tacchi plantari) offrono ai gatti un’ammortizzazione speciale durante i loro incredibili salti. Hanno anche una particolarità curiosa: possono essere di vari colori, spesso coordinati con il colore del mantello del gatto.
Sapreste dire quante dita hanno questi simpatici animaletti? Generalmente la loro anatomia ne prevede 18:5 nelle zampe anteriori e 4 in quelle posteriori. Il dito aggiuntivo delle zampe anteriori è lo sperone. Non è lì solo per bellezza ma ha una funzione specifica, ossia quella di garantire la stabilità del gatto dopo un salto e garantirgli maggiore presa sia nelle arrampicate che in fase di caccia o per agganciare le proprie prede.
Tuttavia, la risposta non è sempre quella che vi abbiamo appena fornito. Un numero sempre crescente di gatti è soggetto a una mutazione genetica chiamata polidattilia; semplicemente alcuni micetti presentano alla nascita alcune dita in più per zampa. Non esiste un numero preciso a cui fare riferimento; sono comunque maggiori delle 18 previste. Le zampe anteriori sarebbero più colpite da questa caratteristica. Può comparire in qualsiasi razza e non comporta rischi per il felino se non quello dell’incremento del suo “potere graffiante”.
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