Centinaia di resti umani sul fondo di un lago ghiacciato. Scheletri perfettamente conservati sulla cui morte c’è un enorme mistero.
Il nostro mondo è ricco di sorprese. Ci sono luoghi talmente belli da non sembrare veri. Altri che sono avvolti da misteri e leggende come i castelli della Scozia o il complesso monolitico di Stonehenge o i volti dell’Isola di Pasqua. Alcuni di queste storie antiche possono far venire un po’ di brividi lungo la schiena, altri far vacillare anche i più strenui sostenitori della scienza come nel caso del mostro di Loch Ness…
Ma c’è un luogo nel mondo che è talmente misterioso e oggettivamente caratterizzato da elementi inquietanti che nessuno rimane indenne a questo mistero assurdo. Stiamo parlando del Lago degli Scheletri, una tomba sommersa con migliaia di resti umani al suo interno.
Il Lago degli Scheletri ha in realtà un altro nome: Lago Roopkund. Si trova in un luogo remoto, molto difficile da raggiungere come le montagne dell’Himalaya. Una zona del genere nasconde tantissimi misteri per via della sua posizione remota, della sua difficoltà ad esplorarla e delle storie infinite di uomini morti nel tentativo di conquistare la vetta o oltrepassare questa difficilissima catena montuosa. Se a tutto questo aggiungiamo un lago di scheletri il mix diventa perfetto per un film horror. Ma cerchiamo di capire qualcosa di più.
Il Lago Roopkund è molto piccolo, pochi metri di diametro a oltre 5000 metri di altezza. Siamo sull’Himalaya, precisamente sul versante indiano e questo luogo è diventato oggetto di leggende e curiosità quando intorno agli anni ’40 vennero ritrovati, nei dintorni e sul fondo del lago migliaia di resti umani.
Scheletri che pare si siano accumulati qui dall’800 al 1800 e, sulla cui morte, vige ancora un mistero inspiegabile. Gli studiosi hanno cercato di trovare degli indizi, degli elementi che potessero aiutare a spiegare l’accaduto soprattutto quando il ghiaccio si scioglie e quindi c’è modo di lavorare meglio. Tuttavia le indagini e le analisi attuali, come riporta Focus, non hanno che complicato il caso.
Se nel 2004 si era arrivati alla “conclusione” che le persone fossero tutte morte a causa di un evento calamitoso come un violenta grandinata, le carte sono state sparigliate nel 2019. Gli scienziati infatti hanno scoperto che non solo ci sono resti di persone appartenenti a epoche diverse, ma anche etnie differenti. Una recente analisi ha identificato 23 uomini e 15 donne confermando la provenienza da luoghi differenti. Due i gruppi: uno asiatico e uno mediterraneo.
Insomma, questi scheletri sono stati trascinati qui dalla potenza della natura? Oppure sono stati portati scientemente qui da qualcuno nelle diverse epoche? La spiegazione a oggi più attendibile e che siano due gruppi di pellegrini di due epoche diverse che si stavano recando a porgere i loro omaggio a Nanda Devi, una dea, e che siano stati colpiti da una calamità durante il tragitto. Sarà la versione definitiva? Difficile a dirsi.
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