Il pane è un bene essenziale ma tutti fanno lo stesso errore e hanno una pessima abitudine secondo un esperto.
Il pane è uno degli alimenti più amati e consumati. Ogni giorno si presta infatti ad accompagnarci durante la prima colazione, ai pasti principali e persino in alcuni degli spuntini. Si tratta, quindi, di un cibo che in casa non manca mai. E che, proprio per questo, a volte si può acquistare in abbondanza, ritrovandosi poi con i classici avanzi.
Quello che non tutti sanno è che il modo più classico di conservare il pane è in realtà errato. Un esperto si è espresso a riguardo proprio di recente, illustrando i rischi che si corrono e spiegando il modo giusto per agire. Scopriamo quindi cosa non si dovrebbe mai fare e cosa è invece consigliato per la corretta conservazione del pane avanzato.
Conservare il pane: l’abitudine pessima che tutti hanno
Conservare il pane è un gesto quasi quotidiano che spinge tantissime persone a riporre quello avanzato nel frigorifero. Un gesto che a detta dell’esperta in sicurezza alimentare Sarah Taylor è decisamente sbagliato. Una volta in frigo, infatti, il pane si trova in un ambiente freddo e umido che porterà alla cristallizzazione degli amidi e quindi a una perdita sia nel sapore che in fragranza.
Inoltre, ciò può portare alla formazione di muffe che renderebbero il pane dannoso, mettendo a rischio anche gli altri cibi presenti nel frigo. Come fare, allora? L’esperta suggerisce a chi tende a mangiare il pane in più giorni di porzionarlo e congelarlo.
Questo è infatti il modo più semplice e valido per congelarlo, mantenendolo commestibile nel tempo, evitando la formazione di muffe e non intaccando in alcun modo il sapore. Una volta scongelato basterà dargli una scaldata per vederlo tornare fragrante come prima e per poterlo gustare senza problemi di alcun tipo.
Ovviamente, se il pane che avanza è poco lo si può conservare in una busta di carta e fuori dal frigo, tenendolo magari in dispensa o in un luogo buio e asciutto. Ciò porterà il pane a seccarsi e visto che sempre più studi indicano il pane raffermo come sano e indicato per non innalzare i livelli di glicemia ciò può rivelarsi una mossa più che utile. Va però ricordato che oltre a uno o due giorni è sempre presente il rischio che si formino muffe.
E che per questo motivo, prima di consumare il pane, lo si dovrà controllare con molta attenzione. L’alternativa migliore, se si intende tenerlo per più giorni, resta sempre quella del congelatore che tra le altre cose consentirà anche di averne una scorta personale.