Cartelle esattoriali, questi debiti spariranno: la rivoluzione in corso cambia tutto

Cartelle esattoriali, ci sono dei debiti che saranno cancellati: la rivoluzione in corso che stravolge ogni cosa. Scopri di che si tratta.

Le cartelle esattoriali sono dei documenti che arrivano a casa quando un debito con il Fisco è insoluto da tempo e contengono un ordine di pagamento che deve essere saldato entro una certa scadenza.

Cartelle esattoriali, queste saranno cancellate
Cartelle esattoriali, queste saranno rimosse-ilmaggiodeilibri.it

Quando si contrae un debito con il Fisco, si sa che non si riesce a stare proprio tranquilli, in quanto a lungo andare, le conseguenze del non versare il dovuto possono essere davvero spiacevoli. Si può arrivare, infatti, a un fermo amministrativo, il che vi impedirebbe di prendere la vostra auto finché non saldate il debito, oppure, ancor peggio, il pignoramento dei vostri beni.

Di certo non sarebbe un piacere trovarsi in una tale situazione. Le motivazioni per cui si può contrarre un debito col Fisco sono le più disparate, e tra queste c’è sicuramente la perdita improvvisa del lavoro. La più grave, perché poi può passare tempo prima di trovare un impiego che permetta di saldare il dovuto. Tuttavia, non resta che ingegnarsi, per non incorrere nelle suddette conseguenze.

Cartelle esattoriali, i casi in cui possono essere cancellate

Ci sono dei debiti che il Fisco considera inesigibili, e le cartelle esattoriali che li contengono saranno cancellate. Secondo la riforma della riscossione, dal 2025 le cartelle esattoriali affidate all’Agenzia di riscossione, dovranno essere rimandate all’ente creditore, se non si riuscirà a riscuoterle in 5 anni.

Cartelle esattoriali, queste saranno rimosse
Agenzia delle Entrate (ansa foto)-ilmaggiodeilibri.it

L’ente creditore deciderà poi se cancellarli o affidarli di nuovo all’agente di riscossione. Se un debitore non intende o non riesce a saldare il dovuto, il rischio, come detto, è un fermo amministrativo, un pignoramento, e molto altro ancora. Tuttavia, ci sono dei casi in cui i debiti sono inesigibili.

Questi casi sono i seguenti: se il debitore non ha modo di saldarlo, è irreperibile oppure deceduto, o ha dichiarato fallimento. Se l’agente di riscossione non può pignorare nulla, oppure se il debitore è nullatenente, o se è deceduto, non si può sperare di riuscire a recuperare il credito.

In questi casi, il debito è inesigibile, e a questo punto, si prevede la cancellazione automatica delle cartelle esattoriali. Se si continua a vantare il credito, l’ente creditore terrà quelle somme nel suo bilancio ma non riuscirà davvero a recuperarle, tranne in rarissimi casi. Dunque, questi sono i casi in cui un debito è inesigibile.

Gestione cookie