Nelle ultime settimane moltissimi italiani stanno ricevendo telefonate truffa dall’estero: cosa succede e a quale prefisso prestare attenzione.
Da quando i telefoni cellulari si sono diffusi in maniera capillare, di fatto sostituendo i telefoni fissi, abbiamo inevitabilmente cominciato a ricevere telefonate da call center e numeri sconosciuti anche sui nostri numeri di cellulare.
Coloro che mettono in pratica queste forme di pubblicità aggressiva ottengono l’accesso ai numeri privati degli utenti in maniera per nulla trasparente, spesso ai limiti del legale, e li utilizzano anche per tentare delle vere e proprie truffe a carico degli utenti.
Imparare a riconoscere le telefonate e i messaggi pericolosi è assolutamente fondamentale per difendersi dai malintenzionati, ma negli ultimi mesi è diventato fondamentale prima di tutto imparare a riconoscere i prefissi pericolosi.
Spesso infatti per sfuggire ai controlli delle autorità italiane i malintenzionati o i call center utilizzano numeri esteri, o che appaiono ubicati all’estero, per mettere in atto le loro strategie.
Perché oggi il prefisso dei Paesi Bassi è così pericoloso?
A ogni Stato del mondo è assegnato un prefisso telefonico costituito da un + seguito da una coppia di numeri. Quello dell’Italia è +39 e diversi altri Paesi europei hanno un prefisso telefonico che inizia con +3, quindi confondersi è molto facile.
I Paesi Bassi hanno il prefisso +31 e nelle ultime settimane moltissimi italiani stanno ricevendo chiamate da numeri con questo prefisso. Nella maggior parte dei casi attraverso queste telefonate vengono fatte offerte di un lavoro ben pagato all’estero e spesso chi risponde al telefono cade nella truffa perché sono milioni gli italiani che ogni giorno inviano il proprio curriculum per trovare un impiego o migliorare la propria situazione lavorativa.
Chi fa la falsa proposta di lavoro chiede quindi all’utente di salvare il numero di telefono in rubrica allo scopo di cominciare una conversazione via WhatsApp. A questo punto, una volta cominciata la comunicazione via chat, verranno richieste informazioni personali dell’utente che ha ricevuto la chiamata come il suo nome e cognome, data e luogo di nascita, codice fiscale e addirittura fotocopia dei documenti per rubare la sua identità.
Infine, molti utenti sono invitati a fornire tutti i propri dati bancari per ricevere un eventuale bonifico. Bisogna ricordare però che basta fornire un IBAN per ricevere un bonifico. Non bisogna mai fornire a uno sconosciuto altri codici relativi al proprio conto bancario, soprattutto il codice di tre cifre necessario a eseguire acquisti on line. I truffatori potrebbero cominciare a fare acquisti con la carta collegata al conto e svuotare il conto corrente in men che non si dica.