Se sei italiano, qui ti danno 4000€ al mese: in moltissimi stanno inviando il CV

La carenza di manodopera in un Paese della Comunità Europea: un’opportunità per i lavoratori stranieri. Come candidarsi

Noto per la sua diversità culturale e la sua posizione strategica nel cuore dell’Europa, sta affrontando una sfida crescente nel mercato del lavoro: la carenza di manodopera. Questo problema non è unico, ma è una questione che si estende a molti altri Paesi, inclusa l’Italia. Tuttavia, in Europa ci si sta attivamente cercando di colmare questo divario guardando oltre i suoi confini per attirare lavoratori stranieri, offrendo stipendi competitivi che si aggirano intorno ai 4.000 euro lordi mensili.

Assunzione estero
Cambiare vita e andare a lavorare all’estero – (ilmaggiodeilibri.it)

Il mercato del lavoro è caratterizzato da una forte richiesta in settori specifici, molti dei quali sono essenziali per la crescita economica e l’innovazione tecnologica. Tra i più colpiti troviamo l’ingegneria, l’industria manifatturiera, l’edilizia, la finanza e il settore IT. Nonostante l’elevata richiesta, trovare professionisti con le competenze tecniche necessarie è diventato un compito arduo per le aziende. L’evoluzione rapida delle tecnologie e la necessità di aggiornamenti continui delle competenze contribuiscono a rendere ancora più complesso il reclutamento di personale qualificato. Se, allora, volete cambiare vita e guadagnare bene, questo è il Paese giusto per voi.

4.00 euro al mese

Tra le professioni più ricercate vi sono elettricisti, idraulici, meccanici, saldatori, cuochi, camerieri, e personale per call center. Questi lavori non solo sono cruciali per il funzionamento quotidiano di molte aziende, ma sono anche i più difficili da coprire con personale locale. Parliamo del Belgio, che si sta aprendo all’assunzione di lavoratori stranieri, compresi quelli italiani, attirati dalle prospettive di guadagno e dalle opportunità di crescita personale.

4.000 al mese per lavorare
Il Belgio ricerca figure professionali – (ilmaggiodeilibri.it)

Un aspetto particolarmente interessante del mercato del lavoro belga è il suo approccio innovativo all’orario di lavoro. Sebbene il costo della vita in Belgio sia più alto rispetto all’Italia, il potere d’acquisto complessivo di un lavoratore belga è maggiore, circa del 22% in più rispetto a quello italiano. Questa maggiore capacità di spesa è in parte dovuta agli stipendi più alti e a un orario di lavoro settimanale mediamente più basso, di circa 34,9 ore, rispetto alle 36,2 ore italiane. Inoltre, alcune aziende belghe stanno sperimentando la settimana lavorativa di quattro giorni, un’iniziativa che promuove un migliore equilibrio tra vita lavorativa e personale, anche se ancora in fase di adozione limitata.

Per gli italiani interessati a trasferirsi, il processo è relativamente semplice grazie alla libera circolazione dei cittadini all’interno dell’Unione Europea. Non è richiesto alcun visto per entrare in Belgio; tuttavia, dopo tre mesi di permanenza, è necessario registrarsi presso l’anagrafe nazionale. Questo processo implica la presentazione di documenti come un documento d’identità e una prova di alloggio, oltre a dimostrare di avere risorse economiche sufficienti per il proprio mantenimento. La registrazione è fondamentale anche per ottenere un numero di registro nazionale, indispensabile per accedere a servizi essenziali come l’assistenza sanitaria.

Il panorama linguistico del Belgio rappresenta un ulteriore aspetto da considerare per chi decide di trasferirsi. Il Paese è diviso in diverse regioni linguistiche: il francese è predominante nella parte meridionale, mentre il fiammingo è parlato nella regione delle Fiandre, a nord. Il tedesco, sebbene presente, è limitato a una piccola porzione del Paese. La conoscenza dell’inglese è comunque diffusa, specialmente nei contesti aziendali e internazionali, il che facilita l’integrazione dei lavoratori stranieri.

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