L’aumento dell’assegno sociale nel 2025: un supporto essenziale per gli anziani. Ecco tutte le cifre e chi ne ha diritto
Il nuovo anno porta con sé una notizia positiva per chi beneficia dell’Assegno sociale: un aumento degli importi è previsto a partire dal 1° gennaio 2025, grazie alla rivalutazione legata all’inflazione. Questo meccanismo, che adegua i trattamenti previdenziali e assistenziali al costo della vita, permetterà un incremento degli assegni che, sebbene possa sembrare modesto, rappresenta un sostegno importante per molte persone anziane.
L’Assegno sociale è una misura di supporto economico destinata agli individui che, al raggiungimento dell’età pensionabile di 67 anni, non dispongono di un reddito considerato sufficiente per vivere dignitosamente secondo i parametri stabiliti dalla legge.
La rivalutazione non solo migliora l’importo percepito, ma ha un effetto positivo sull’accessibilità dell’Assegno sociale. Con l’aumento delle soglie di reddito ammissibili, più persone anziane in difficoltà economiche potranno beneficiare di questo supporto. Questo è particolarmente importante in un contesto economico in cui l’inflazione erode il potere d’acquisto, colpendo più duramente coloro che vivono con redditi fissi e modesti.
Inoltre, l’adeguamento degli importi risponde a una necessità sociale di protezione delle fasce più vulnerabili della popolazione, garantendo loro una maggiore sicurezza economica. L’Assegno sociale, infatti, non è da considerarsi un’alternativa alla pensione, ma piuttosto un complemento necessario per chi non ha potuto accumulare sufficienti contributi durante la vita lavorativa.
Aumenta l’assegno sociale
Nel 2024, l’importo massimo mensile dell’Assegno sociale è stato fissato a 534,41 euro, una cifra che verrà rivista nel 2025 sulla base dell’inflazione stimata tra l’1,6% e l’1,8%. Di conseguenza, gli importi mensili potrebbero variare tra 542,96 e 544,03 euro, con un incremento annuo massimo di circa 125 euro.
Questo aumento non solo migliora il potere d’acquisto dei beneficiari, ma amplia anche la platea di chi può accedere all’Assegno sociale. Attualmente, per ottenere l’Assegno in misura piena, è necessario avere un reddito personale pari a zero. Tuttavia, anche chi ha un reddito annuale inferiore ai 6.947,33 euro può ricevere l’Assegno in misura parziale, determinato dalla differenza tra tale soglia e il reddito personale. Per i pensionati coniugati, il reddito coniugale non deve superare i 13.894,66 euro per avere accesso al beneficio parziale. Con l’aumento dell’Assegno, queste soglie verranno riviste, rendendo l’accesso al sostegno più agevole.
Dopo il compimento dei 70 anni, l’Assegno sociale prevede un ulteriore incremento grazie all’incremento al milione. Una misura introdotta nel 2001 dal governo Berlusconi per aumentare l’importo degli assegni a favore degli anziani. Attualmente, questo incremento aggiunge 200,64 euro all’Assegno sociale mensile, portando l’importo massimo a 735,05 euro. Anche questo verrà rivalutato con l’inflazione, con un incremento previsto che potrebbe portare l’assegno a superare i 744,63 euro mensili.
