In seguito all’approvazione del Ddl di Bilancio 2025 le famiglie dovranno pagare di più: penalizzato chi ha figli, quanto bisognerà pagare.
La nuova manovra di Bilancio 2025 approvata nei giorni scorsi dal Consiglio dei ministri comporta nuove misure e limiti che avranno un peso notevole sulle famiglie. A quanto pare dovranno pagare di più e verrà penalizzato soprattutto chi ha figli. Ma a quanto ammontano questi aumenti? E quanto incideranno sul bilancio delle tantissime famiglie che già faticano ad arrivare a fine mese? Il viceministro dell’Economia, Maurizio Leo ha risposto alle domande dei giornalisti subito dopo l’approvazione del Ddl.
Leo ha spiegato al meglio le decisioni prese con la neo manovra che andrà in vigore dal 2025, quando i nuovi limiti diverranno realtà. In primis la detrazione dei 950 euro sarà vincolata a limiti di età, condizione che non sarà applicabile per i disabili. Nel dettaglio la detrazione che fa riferimento all’Irpef sarà applicata solo per i figli d’età compresa tra i 21 e i 30 anni. Prima dei 20 non sono riconosciute detrazioni perché comprese nell’assegno unico.
Attualmente non ci sono limiti legati all’età per le detrazioni dei figli, ma dal prossimo anno le cose cambieranno per le famiglie. Un figlio di 30 anni ancora in famiglia non sarà più detraibile: il beneficio cesso al compito dell’età indicata. Restano tuttavia tutelati i figli con disabilità per cui non si applicano i limiti legati all’età. Tra le altre novità che influiscono sulle tassazione famigliare anche quella che riguarda l’applicazione del quoziente familiare.
L’applicazione del quoziente famigliare
In diverse occasioni il ministro Giorgetti ha rassicurato sul fatto che la manovra avrebbe tutelato le famiglie più numerose. La direzione presa fa riferimento all’applicazione del quoziente famigliare che favorisce quei nuclei formati da più componenti. Di conseguenza ogni componente potrà fruire sulle detrazioni dal 19% e al 50%.
La percentuale sarà definita dalla valutazione di una serie di elementi. Chi ha guadagni minimi e una famiglia numerosa avrà una detrazione più alta, mentre chi lavora molto, ha un reddito alto e un nucleo famigliare minore potrà avvalersi di una percentuale di detrazione più bassa.
Le prime reazioni ai provvedimenti della nuova manovra di Bilancio 2025 hanno suscitato una serie di commenti negativi, e non sono mancate le polemiche da parte degli esponenti dell’opposizioni, che con le loro critiche hanno allarmato i cittadini, sempre più preoccupati di dover pagare più tasse.