La cappa aspirante è un elemento fondamentale nella progettazione di una cucina moderna e la manutenzione non è solo una questione di igiene, ma anche di sicurezza
Non solo aiuta a mantenere l’aria pulita, ma è anche essenziale per ridurre gli odori e i vapori che inevitabilmente si producono durante la cottura. La sua efficienza dipende molto dalla manutenzione regolare.
Ignorare la pulizia della cappa aspirante può portare a una serie di problemi che vanno ben oltre l’estetica, mettendo a rischio non solo la funzionalità dell’apparecchio, ma anche la sicurezza della casa.
Funzionamento e problemi delle cappe aspiranti
Le cappe aspiranti sono progettate per catturare e filtrare particelle di grasso, vapori e odori. Durante il processo di cottura, particelle di grasso e olio vengono aspirate e trattenute dai filtri. Se questi filtri non vengono puliti regolarmente, si rischia di intasarli. Questo non solo riduce l’efficacia della cappa, ma può anche causare depositi di grasso su pareti e mobili della cucina. L’accumulo di grasso non è solo sgradevole alla vista, ma è anche un terreno fertile per batteri e germi, che possono compromettere l’igiene domestica.
Un altro problema legato alla mancata pulizia è l’odore persistente di frittura che può invadere la casa. Quando i filtri sono saturi, non riescono più a trattenere efficacemente gli odori, che si disperdono nell’ambiente. Questo può non solo rendere l’atmosfera della casa sgradevole, ma può anche influire sulla qualità dell’aria interna.
Il rischio maggiore, però, deriva dalla possibilità di incendi. Gli strati di grasso depositati sui filtri e all’interno della cappa possono infiammarsi facilmente, soprattutto se la cappa è utilizzata frequentemente per cucinare a temperature elevate. Un incendio in cucina può propagarsi rapidamente, mettendo a rischio la sicurezza della casa e delle persone che vi abitano.
Per evitare questi problemi, è essenziale effettuare una pulizia regolare della cappa aspirante. La frequenza della pulizia dipende dall’uso che se ne fa: per chi cucina frequentemente, potrebbe essere necessario pulire i filtri ogni due settimane, mentre per un uso meno intensivo potrebbe essere sufficiente una pulizia mensile.
La procedura di pulizia varia a seconda del tipo di cappa. Le cappe con scarico d’aria richiedono la pulizia dei filtri metallici e delle superfici interne ed esterne. Questi filtri possono essere lavati a mano con acqua calda e detergente sciogligrasso, oppure, se molto sporchi, possono essere messi in lavastoviglie per un lavaggio intensivo.
Per le cappe a ricircolo d’aria, oltre ai filtri metallici, è fondamentale occuparsi dei filtri a carboni attivi. Questi filtri sono responsabili della neutralizzazione degli odori e devono essere rigenerati o sostituiti regolarmente, di solito ogni 10-12 settimane. Il processo di rigenerazione può variare: alcuni filtri possono essere lavati in lavastoviglie e poi asciugati in forno, altri richiedono un trattamento termico specifico.
Un approccio sostenibile e naturale alla pulizia dei filtri metallici è l’uso del lievito in polvere. Questo metodo prevede di immergere i filtri in acqua bollente con lievito, lasciandoli in ammollo per rimuovere i residui di grasso. Dopo il trattamento, i filtri devono essere sciacquati e asciugati accuratamente.
