Salute a tavola: i pesci più salutari e quelli di cui invece è meglio limitare il consumo per un’alimentazione davvero ottimale.
Nel contesto di una dieta equilibrata e salutare, il pesce emerge come un alimento cruciale grazie al suo contenuto di proteine magre e acidi grassi omega-3. Tuttavia, non tutti i pesci offrono gli stessi benefici nutrizionali e la stessa sicurezza alimentare.
È quindi fondamentale sapere quali specie privilegiare e quali consumare con moderazione. In questo articolo, esploreremo sei pesci che dovrebbero regolarmente apparire sulle nostre tavole e sei che, per vari motivi, sarebbe meglio limitare.
I pesci più salutari da consumare
Tra i pesci di sicuro più salutari spicca certamente il salmone selvatico. Ricco di acidi grassi omega-3, il salmone selvatico è noto per i suoi benefici cardiovascolari. Questi grassi essenziali aiutano a ridurre l’infiammazione, abbassano la pressione sanguigna e migliorano la salute delle arterie. Il salmone selvatico è preferibile a quello d’allevamento, poiché ha livelli più bassi di contaminanti.
Piccole ma potenti, ci sono anche le sardine tra i pesci salutari. Sono una fonte eccellente di calcio, proteine e vitamina D. Questa combinazione è particolarmente importante per la salute delle ossa. Le sardine sono anche tra i pesci con il minor contenuto di mercurio, rendendole sicure per il consumo frequente.
Non si può dimenticare lo sgombro dell’Atlantico: Lo sgombro è un altro pesce ricco di omega-3, con un sapore deciso e una carne succulenta. È importante scegliere sgombri provenienti dall’Atlantico, poiché tendono ad avere meno contaminanti rispetto ad altre varietà.
La trota iridea, soprattutto se allevata in modo sostenibile, è un’ottima fonte di omega-3 e proteine. È anche un pesce versatile in cucina, adatto a varie preparazioni che mantengono intatti i suoi nutrienti.
Come le sardine, l’aringa è ricca di omega-3 e vitamina D. È spesso affumicata o marinata, e il suo consumo può contribuire a migliorare la salute del cuore e dei vasi sanguigni.
Un alimento molto nutriente è anche il tonno alalunga: Questo tipo di tonno, se consumato con moderazione, è una buona fonte di proteine magre. È importante non eccedere nel consumo per via dei livelli di mercurio, ma può essere incluso nella dieta per variare l’apporto di nutrienti.
I pesci da mangiare con moderazione
Bisogna fare un consumo moderato di pesce spada: Nonostante il sapore raffinato, il pesce spada è noto per avere alti livelli di mercurio. Il consumo eccessivo può essere dannoso, soprattutto per i bambini e le donne in gravidanza. Simile al pesce spada, lo squalo accumula mercurio nel suo organismo. È quindi consigliabile limitarne il consumo e optare per alternative più sicure.
C’è poi il tonno pinna gialla: Anche conosciuto come ahi, questo tonno è più ricco di mercurio rispetto al tonno alalunga. Sebbene sia popolare in cucina, soprattutto nella preparazione del sushi, è meglio consumarlo con parsimonia.
Sebbene sia una fonte di proteine e povero di grassi, il merluzzo dell’Atlantico è una specie a rischio a causa della pesca eccessiva. Scegliere merluzzo proveniente da fonti sostenibili è fondamentale per proteggere gli ecosistemi marini.
Quando allo sgombro reale c’è da dire che ha un contenuto di mercurio significativamente più alto rispetto alla sua controparte dell’Atlantico. È consigliabile limitarne il consumo, soprattutto per le persone in categorie sensibili.È bene fare un consumo limitato anche di halibut dell’Atlantico: A causa della pesca intensiva, l’halibut dell’Atlantico è una specie in declino. Inoltre, può contenere livelli di contaminanti che ne sconsigliano un consumo frequente.