Mike Bongiorno, il celebre conduttore televisivo che ha segnato un’epoca nella storia della televisione italiana, continua a catturare l’attenzione anche dopo la sua scomparsa.
In occasione del centenario dalla sua nascita, Rai1 ha deciso di omaggiare la sua straordinaria carriera con la messa in onda della fiction “Mike”, una serie in due puntate che ripercorre la vita e il successo del leggendario presentatore. La fiction, basata sul libro autobiografico “La versione di Mike”, scritto dallo stesso Bongiorno insieme al figlio Nicolò, offre uno sguardo intimo e dettagliato sulla vita dell’uomo che ha rivoluzionato il modo di fare televisione in Italia.
La serie è ambientata negli anni ’70, un periodo d’oro per Bongiorno, quando il suo programma “Rischiatutto” era al culmine del successo, diventando un vero e proprio cult per gli spettatori italiani. “Mike” esplora non solo il suo trionfo professionale, ma anche gli aspetti più personali della sua vita, dall’infanzia segnata dalla guerra e dalla separazione dei genitori, fino all’incontro con la sua terza moglie, Daniela Zucoli. Il cast della fiction vede Claudio Gioè nei panni di Mike Bongiorno, con Valentina Romani che interpreta Daniela. La produzione è stata curata con grande attenzione ai dettagli, con riprese effettuate tra Sofia, dove è stata ricreata la New York dell’epoca, e Torino, città natale del conduttore.
Vita personale, eredità e il mistero della salma
Sul fronte personale, Mike Bongiorno ha avuto una vita altrettanto ricca di eventi. Prima di sposare Daniela Zucoli, Bongiorno era stato legato a Rosalia Maresca, una cantante lirica, e ad Annarita Torsello. Con Daniela, sposata nel 1972, ha avuto tre figli: Michele Pietro Filippo, Nicolò e Leonardo. Grande appassionato di sport, Mike Bongiorno ha avuto anche il privilegio di recitare nel ruolo di se stesso in diversi film, un’ulteriore testimonianza della sua popolarità e dell’affetto del pubblico nei suoi confronti.
Dopo la sua morte, avvenuta l’8 settembre 2009 all’età di 85 anni, l’eredità di Mike Bongiorno è stata oggetto di curiosità e speculazioni. Il patrimonio da lui lasciato alla moglie e ai figli è stato significativo, con un valore stimato in 15 milioni di euro investiti in obbligazioni attraverso la società Promedia, una Spa da lui fondata. Tuttavia, il momento più drammatico e misterioso legato alla sua morte è stato il furto della sua salma, avvenuto tre anni dopo la sua scomparsa. La bara fu trafugata dal cimitero di Dagnente, in provincia di Novara, e ritrovata solo mesi dopo nei pressi di Milano. Nonostante le indagini, il motivo del gesto non è mai stato chiarito, e nessuna richiesta di riscatto reale è mai stata avanzata.
Per evitare ulteriori profanazioni, la salma di Mike Bongiorno è stata cremata e le sue ceneri disperse nelle valli del Cervino, in Valle d’Aosta, un luogo che il conduttore amava particolarmente. Questo gesto ha permesso di preservare la sua memoria in un modo che riflette la sua passione per la natura e la bellezza delle montagne italiane.
L’eredità di Mike Bongiorno non è solo materiale, ma anche culturale. La sua capacità di innovare e intrattenere ha lasciato un’impronta indelebile nel mondo dello spettacolo, influenzando generazioni di conduttori e segnando la storia della televisione italiana. La fiction “Mike” rappresenta un modo per rivivere e celebrare il suo straordinario percorso di vita, ricordando a tutti l’uomo dietro al mito e il suo contributo impareggiabile al panorama mediatico del nostro Paese.
