Dicembre e la tredicesima: un appuntamento atteso dai pensionati italiani. Ecco le cifre e le date che dovete conoscere
Con l’arrivo di dicembre, l’atmosfera natalizia si fa sentire, ma per milioni di pensionati italiani questo mese è sinonimo di un evento particolarmente atteso: il pagamento della tredicesima mensilità. Quest’anno l’attesa è ancora più sentita, grazie a novità che potrebbero rendere l’importo della tredicesima più generoso rispetto al passato.
L’INPS, l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, sta per pubblicare il cedolino di dicembre con tutti i dettagli relativi alla tredicesima, chiarendo gli importi e i beneficiari del bonus. Questo permetterà ai pensionati di avere un’idea chiara di quanto riceveranno e di pianificare le loro spese natalizie di conseguenza.
Il pagamento della tredicesima rappresenta un momento di respiro finanziario per molti anziani, offrendo un’opportunità per affrontare le spese straordinarie tipiche delle festività natalizie. Nonostante le incertezze economiche, questo extra annuale è un aiuto prezioso per molte famiglie italiane, che possono così godere di un po’ di serenità in più durante le feste.
Quando arriva la tredicesima
Il 2 dicembre sarà un giorno speciale per molti pensionati, che riceveranno una sorta di “doppia” pensione. Insieme al consueto pagamento mensile, verrà accreditata anche la tredicesima mensilità. Per chi percepisce la pensione da almeno un anno, la tredicesima sarà generalmente pari all’importo del rateo mensile. Tuttavia, è importante notare che, a differenza della pensione mensile, sulla tredicesima non si applicano le detrazioni fiscali, il che può portare a un importo netto leggermente inferiore.
Un aspetto positivo di quest’anno è che sul rateo di dicembre non verranno applicate le addizionali comunali e regionali, garantendo un netto più alto. Inoltre, per alcuni pensionati, c’è la possibilità di ottenere un “bonus tredicesima”, introdotto dalla legge di Bilancio del 2001. Questo bonus è un importo aggiuntivo di 154,94 euro che si somma al rateo mensile e alla tredicesima. Tuttavia, il bonus è riservato a chi percepisce una pensione che non supera il trattamento minimo, con alcune variazioni annuali.
Per il 2024, il bonus spetta a chi ha un reddito annuo di pensione non superiore a 7.781,93 euro. Per chi supera leggermente questa soglia, ma rimane sotto i 7.936,87 euro, il bonus è concesso in misura parziale. Un’altra condizione riguarda il reddito personale, che non deve superare gli 11.672,89 euro. Inoltre, per i pensionati coniugati, il reddito coniugale complessivo non deve superare i 23.345,78 euro.
Non tutti i pensionati hanno diritto alla tredicesima. Essa spetta ai percettori di pensione di vecchiaia, pensione anticipata, assegno sociale, pensione d’invalidità e pensione ai superstiti indiretta e di reversibilità. Non spetta, invece, ai percettori di indennità come l’Ape Sociale, l’indennità di frequenza e l’indennità di accompagnamento per inabili, tra altri.
Il calcolo della tredicesima per chi è andato in pensione nel corso dell’anno è leggermente diverso. L’importo viene determinato moltiplicando la pensione lorda mensile per il numero di mesi di pensionamento effettivo nell’anno e dividendo il tutto per 12. Ad esempio, un pensionato che ha iniziato a percepire la pensione a marzo 2024 otterrà una tredicesima calcolata su 10 mesi, non su 12, risultando in un importo inferiore rispetto a chi ha percepito la pensione per tutto l’anno.