I pensionati sopra i 72 anni possono chiedere gli arretrati di 12 mesi, ma in pochi lo sanno: come fare domanda all’INPS

Il passaggio dall’assegno sociale alla pensione di vecchiaia: un’opportunità da non perdere. In cosa consiste?

Il passaggio dall’assegno sociale alla pensione di vecchiaia per i pensionati di età superiore ai 72 anni rappresenta un’opportunità spesso ignorata, ma che può portare a significativi benefici economici sotto forma di arretrati. Questo meccanismo si basa su una normativa previdenziale italiana che prevede la possibilità, per coloro che hanno iniziato a versare contributi dopo il 31 dicembre 1995, di accedere alla pensione di vecchiaia una volta compiuti 71 anni, a condizione di avere almeno 5 anni di contributi.

Arretrati pensione
Come chiedere gli arretrati della pensione – (ilmaggiodeilibri.it)

Questa opportunità, tuttavia, non è automatica e richiede che il pensionato faccia esplicita richiesta all’INPS. La mancanza di informazione o la difficoltà nel navigare il sistema burocratico possono essere ostacoli significativi, ma con il giusto supporto, come quello offerto da esperti o blog specializzati, molti pensionati possono migliorare significativamente la loro situazione economica.

I vantaggi per i “contributivi puri”

Prendiamo il caso di Maria, una lettrice che si è rivolta a un blog specializzato in materia previdenziale per ottenere chiarimenti sulla sua situazione pensionistica. Maria, fino a poco tempo fa, percepiva un assegno sociale di circa 190 euro al mese, importo calcolato in base al reddito complessivo familiare. Tuttavia, grazie ai consigli ricevuti, ha scoperto di poter richiedere la pensione di vecchiaia, avendo accumulato 12 anni di contributi dopo il 1996. Presentando la domanda all’INPS, è riuscita a ottenere non solo il cambio di prestazione. Ma anche un rimborso di arretrati per oltre 4.000 euro. Queste somme corrispondenti alla differenza tra l’assegno sociale percepito e la pensione di vecchiaia spettante, retroattiva al mese successivo al suo 71º compleanno.

Buone notizie pensionati
Pensioni: se hai più di 72, una procedura importante per te – (ilmaggiodeilibri.it)

Questo esempio dimostra come, in alcuni casi, la mancanza di informazione possa portare i pensionati a perdere somme considerevoli che spetterebbero loro di diritto. L’assegno sociale, infatti, è una misura assistenziale destinata a chi non ha maturato una sufficiente contribuzione per una pensione autonoma e si basa esclusivamente sul reddito del richiedente e del coniuge. L’importo pieno per il 2024 è fissato a 534,41 euro al mese. Ma molti percepiscono somme inferiori a causa del superamento delle soglie di reddito previste.

Per coloro che, come Maria, hanno versato contributi solo a partire dal 1996, il compimento del 71º anno di età rappresenta un punto di svolta. Infatti, non avendo contributi versati prima di tale data, non rientrano nelle rigide norme che richiedono almeno 20 anni di contributi per accedere alla pensione di vecchiaia a 67 anni. Questa categoria di lavoratori, definita “contributivi puri”, può quindi accedere alla pensione di vecchiaia con soli 5 anni di contributi, a partire dai 71 anni.

Può essere anche conveniente passare dall’assegno sociale alla pensione di vecchiaia. Con 12 anni di contributi versati dopo il 1996, si potrebbe beneficiare di una pensione più favorevole e, presentando la domanda, ricevere gli arretrati dal mese successivo al compimento dei 71 anni.

La procedura per ottenere questi arretrati è semplice, ma richiede attenzione ai dettagli. Al momento della domanda di pensione, è essenziale richiedere la decorrenza della pensione a partire dal mese successivo al compimento dei 71 anni. Questo assicurerà che l’INPS calcoli correttamente gli arretrati, garantendo al pensionato la differenza tra l’assegno sociale percepito e la pensione di vecchiaia spettante.

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