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“Corpo, umano” : il libro che spiega esattamente l’importanza diamo al nostro corpo

Il mondo della cultura e della scienza si intreccia sempre più spesso, dando origine a opere stimolanti che esplorano il complesso legame tra il corpo umano, le emozioni e le esperienze. Ultimamente, le recenti pubblicazioni di illustri autori, tra cui Vittorio Lingiardi e Laura Crucianelli, offrono una visione affascinante di questa relazione.

Il nuovo libro di Vittorio Lingiardi, che mette luce sui nostri comportamenti quotidiani. (fonte IG @vittoriolingiardi- www.ilmaggiodeilibri.it)

Esploriamo insieme le loro opere, che sprigionano pensieri profondi sulla corporeità e sul significato che essa riveste nelle nostre vite.

Vittorio Lingiardi, psichiatra e saggista, ha recentemente riportato al centro del dibattito culturale la questione del corpo umano con il suo libro «Corpo, umano» pubblicato da Einaudi. L’opera si presenta come un viaggio multidisciplinare che attraversa una varietà di ambiti, spaziando dalla scienza all’arte, fino ad approdare alla poesia. Essa si snoda attraverso un arazzo ricco di immagini e suggestioni, creando un dialogo profondo tra il lettore e il proprio corpo. Lingiardi ci offre una riflessione potente quando afferma che il corpo «umiliato, sedotto… sprecato» è la nostra vera compagnia e anche un enigma da risolvere. Con l’importante nota che il corpo è al contempo «la nostra storia e la nostra filosofia», invita ciascuno di noi a riconoscere l’importanza del corpo nelle nostre esperienze quotidiane.

La frase evocativa della virgola nel titolo esprime la necessità di una pausa riflessiva, sia respiratoria che mentale. Questo momento di stop è fondamentale per esplorare il nostro rapporto col corpo, oggi al centro dell’attenzione mediatica, ma spesso, paradossalmente, privo di cure veramente efficaci. La lettura di Lingiardi si fa così, una sorta di invito a scoprire le mille sfaccettature della corporeità, che non è solo un involucro fisico, ma un universo ricco di significati e storie personali.

Le emozioni del tatto secondo Laura Crucianelli

Parallelamente alla riflessione di Lingiardi, Laura Crucianelli, docente di neuroscienze cognitive e affettive, affronta in modo altrettanto affascinante il tema della corporeità nel suo saggio «Storia naturale del tatto», edito da Utet. In questo testo, Crucianelli esplora il senso del tatto come esperienza fondamentale dell’essere umano. Ella sottolinea come il tatto sia sia il «primo e ultimo» dei sensi, una lingua universale che comunica senza parole. La sua ricerca è imperniata sull’idea che le esperienze tattili, come ad esempio quella di un neonato appoggiato sul corpo della madre, formino la base per le nostre rappresentazioni mentali e per le relazioni affettive.

Il tatto è «la prima lingua e l’ultima», capace di raccontare verità intime e profonde secondo Margaret Atwood. (www.ilmaggiodeilibri.it)

Nelle parole di Margaret Atwood, il tatto è «la prima lingua e l’ultima», capace di raccontare verità intime e profonde. Crucianelli, attraverso il suo approccio scientifico e umano, mette in luce come le relazioni sociali siano influenzate da esperienze sensoriali e tattili. Ciò è particolarmente significativo nell’era contemporanea, dove fenomeni globali come il #MeToo e la pandemia hanno mutato radicalmente le dinamiche relazionali, imponendo una maggiore «distanza sociale». Questi cambiamenti hanno riscritto le regole del contatto e dell’intimità, sollevando domande profonde su ciò che significa essere connessi agli altri.

La nuova comprensione di corpo e relazioni

L’analisi di Lingiardi e Crucianelli si intreccia creando un quadro complesso e affascinante che invita a riconsiderare il corpo e le relazioni. Lungi dal vedere il corpo come un semplice oggetto, entrambi gli autori ci esortano a guardarlo come un attore centrale nella nostra vita, capace di influenzare pensieri, emozioni e comportamenti. In un’epoca in cui la tecnologia sembra distanziare, si riapre un dialogo sotto il segno delle esperienze corporee condivise, che continuano a giocar un ruolo cruciale nelle nostre interazioni.

Un tema centrale emerge dall’analisi: il contesto sociale e culturale ha un impatto profondo sul modo in cui percepiamo e viviamo il nostro corpo. Di fronte a sfide come l’isolamento fisico e le nuove norme sociali, l’esplorazione del tatto diventa un gesto di resistenza e di rinascita. Sappiamo che le emozioni non sono solo intime, ma collettive, e il nostro corpo diventa il medium attraverso cui viviamo il mondo con gli altri. WoW! Quindi, mai come ora, è importante ri-evalutare la nostra relazione con il corpo, che è, in fondo, la chiave per un’esistenza più piena e consapevole.

Rosanna Mancini

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