Saranno i racconti e le parole di Kader Abdolah a illuminare la 31/a edizione del Dedica Festival, un evento di grandissima importanza culturale che si svolgerà a Pordenone dal 15 al 22 marzo 2025. Questo festival, organizzato dall’associazione culturale Thesis, rappresenta un’opportunità unica per immergersi nella vita e nelle opere di uno dei più significativi autori della letteratura contemporanea.
L’evento si focalizza su un solo autore, creando un’intensa atmosfera di confronto e scoperta, e con Abdolah si esplorerà come la letteratura possa fungere da ponte tra culture diverse ed esperienze di vita.
Kader Abdolah, il cui vero nome è Hossein Sadjadi Ghaemmaghami Farahani, è un poeta, scrittore e narratore iraniano, nato nel 1954 in Iran. La sua esistenza è stata profondamente influenzata dalla sua esperienza di esilio, in quanto ha dovuto lasciare il suo paese natale a causa delle persecuzioni subite sotto il regime dello scià e, successivamente, durante il governo degli ayatollah. Dopo un periodo di lotte e difficoltà, Abdolah si stabilì nei Paesi Bassi, dove ha cominciato a scrivere in nederlandese, portando con sé una ricca eredità culturale e letteraria.
Le opere di Abdolah, come “La casa della moschea” e “Scrittura cuneiforme”, non solo raccontano storie che intrecciano le radici persiane dell’autore con la sua nuova vita in Occidente, ma toccano anche temi universali come l’esilio, il recupero dell’identità e il dialogo interculturale. A livello narrativo, il suo stile si distingue per l’intensità poetica e l’evocazione di immagini potenti, permettendo ai lettori di entrare in contatto con esperienze profondamente umane. Abdolah, dunque, non è solo uno scrittore: è un interprete del condizionamento culturale e sociale, capace di mettere in risalto la bellezza così come le contraddizioni della vita.
Dedica Festival: un ponte culturale
Il Dedica Festival 2025 si propone come un momento di riflessione e confronto, dove la letteratura di Abdolah diventerà l’occasione per una serie di eventi, tra cui incontri letterari, spettacoli, proiezioni e mostre. Il curatore del festival, Claudio Cattaruzza, ha definito Abdolah “un ponte tra Oriente e Occidente”, sottolineando come il suo lavoro possa abbattere stereotipi e promuovere un dialogo sincero e reale tra culture diverse. È un’opportunità straordinaria per includere nella discussione temi profondi e complicati, che ci riguardano tutti.
In un periodo che mette sotto pressione i diritti umani e la libertà d’espressione in Iran, il festival si farà anche portavoce delle problematiche attuali, creando uno spazio di dialogo su questioni cruciali come il ruolo delle donne nel contesto sociale, l’attivismo e le manifestazioni di intolleranza. L’evento di Pordenone sembra, quindi, non essere solo un evento culturale, ma un momento di confluenza di idee, esperienze e aspirazioni.
Un cammino di scoperta e comprensione
Con la partecipazione di Kader Abdolah, il Dedica Festival rinnova la sua missione di utilizzare la letteratura come strumento per superare barriere e pregiudizi. L’arte delle parole non è solo un modo per raccontare storie, ma una forma potente per scoprire nuovi mondi e, attraverso questa esplorazione, per imparare di più su noi stessi. La narrativa di Abdolah invita alla consapevolezza, incoraggiando una riflessione sincera sulla nostra umanità condivisa e sull’importanza del dialogo in un mondo così variegato e complesso.
In un’era dove il confine tra Oriente e Occidente sembra sempre più tracciato, questo festival emerge come un faro di luce e apertura, mostrando come la letteratura possa essere uno strumento per unire le persone a prescindere da dove provengano. La voce di Abdolah sarà, quindi, guida importante in questo viaggio in cui ciascuno potrà scoprire, apprendere e, idealmente, cambiarsi.