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“Piu libri, più liberi”. Roma celebra la lettura.

Si avvertono forti emozioni e un senso di comunità quando ci si immerge nel mondo dei festival letterari. Negli ultimi giorni, Milano ha ospitato BookCity, un evento straordinario con ben 1600 incontri che si sono svolti in soli quattro giorni.

A Roma sta per iniziare questa fiera che , incentrata sulle piccole e medie case editrici, promette di dare voce a quelle opere che spesso rimangono nell’ombra. (www.ilmaggiodeilibri)

Ora, tutto è pronto per un’altra celebrazione della lettura: il festival Più Libri Più Liberi a Roma, dedicato alla piccola e media editoria. E mentre celebriamo questi momenti, non possiamo dimenticare l’importanza di iniziative come #ioleggoperché, che recentemente ha concluso la sua campagna di raccolta libri per le scuole. Un modo magnifico per supportare librerie e biblioteche in un clima di sempre maggiore scarsità di fondi.

La splendida Milano ha brillato di luci e parole durante BookCity, un evento che ha messo in contatto lettori, autori, editori e chiunque abbia a cuore i libri. La possibilità di partecipare a 1600 incontri, tra presentazioni di libri, dibattiti e letture, ha permesso a tutti di immergersi in un’atmosfera di intelligenza vivace e passione. Il festival ha trasformato la città in un grande palcoscenico dove ogni angolo raccontava storie e si condividevano idee. Ma non è solo un’occasione per assistere a eventi: è un momento per riflettere sul potere della lettura e il suo impatto sulla società.

Oltre a Milano, il panorama dei festival letterari si arricchisce con eventi come Più Libri Più Liberi, in arrivo a Roma. Questa fiera, incentrata sulle piccole e medie case editrici, promette di dare voce a quelle opere che spesso rimangono nell’ombra. È un’opportunità per scoprire nuovi autori e testi che possono arricchire le nostre librerie personali. La varietà di contenuti presentati rende questi eventi un crogiolo di esperienze, dove ogni visitatore può trovare qualcosa che parli al proprio cuore o alla propria mente.

La campagna #ioleggoperché e il suo impatto

Un aspetto da non sottovalutare è l’iniziativa #ioleggoperché, un progetto che negli ultimi anni ha promesso di portare i libri nelle scuole italiane. La campagna si è appena conclusa, ma non prima di aver raccolto i frutti di un grande impegno collettivo. L’obiettivo è chiaro: dare nuova vita alle biblioteche scolastiche, che da anni soffrono a causa di un calo di risorse pubbliche. Insomma, ogni libro donato è un seme piantato, e non solo. È una metafora potentissima, come ha sottolineato il ministro Giuli, per riflettere sull’importanza della cultura nella nostra società.

L’iniziativa #ioleggoperché ha come obbiettivo quello di dare nuova vita alle bibblioteche scolastiche. (fonte IG @ioleggoperchè-www-ilmaggiodeilibri.it)

Questa bella immagine di comunità che cresce insieme è ciò di cui abbiamo disperatamente bisogno. Ogni donazione rappresenta non solo un gesto generoso, ma anche un’opportunità concreta per nutrire le menti giovani e le future generazioni di lettori. Il giardino della cultura italiana sta fiorendo, ma richiede la cura e l’attenzione di tutti noi. Ed è così che si può sperare in un’Italia che legge di più, che si ferma a riflettere e che, col suo bagaglio di storie, continua a crescere.

Il futuro dei festival: sfide e opportunità

Mai come oggi, il nostro paese vedrà fiorire una marea di festival letterari, da Scrittorincittà a Cuneo a quello del Classico a Torino, fino a DiPassaggio a Genova. Questi eventi, che si sovrappongono, rappresentano vere e proprie celebrazioni della parola scritta. Tuttavia ci sono sfide da affrontare. In un’Italia dove la lettura è in declino, solo il 35 percento della popolazione sopra i 16 anni legge almeno un libro all’anno. Questo dato, allarmante se pensiamo all’importanza della cultura, stupisce e invita alla riflessione. In particolare, i lettori forti continuano a consumare sempre più testi, mentre chi legge poco sembra allontanarsi sempre di più da questo mondo.

Ma c’è speranza. Gli appassionati di libri e gli organizzatori di eventi si uniscono per stimolare un cambiamento. Le parole possono rivelarsi un toccasana non solo per l’individuo, ma per la società intera. Soltanto attraverso la convenienza di incontri letterari e di iniziative come #ioleggoperché potremo sperare di avvicinare nuove generazioni al piacere della lettura. È da qui che si gettano le basi per un futuro in cui i libri tornano a essere il cuore pulsante della cultura collettiva italiana. In fondo, ogni libro letto è un passo verso una comunità più informata, più empatica e più unita.

Rosanna Mancini

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