Ben 8 tipi di pensione 2025 per chi ha 20 anni di contributi: la guida per orientarsi in un settore molto complicato
Il sistema previdenziale italiano offre una serie di opzioni pensionistiche per chi ha accumulato almeno 20 anni di contributi. Nel 2025, i lavoratori potranno avvalersi di ben otto tipologie di pensione, ciascuna con requisiti e variabili specifiche. È fondamentale comprendere queste diverse possibilità per pianificare al meglio il proprio futuro pensionistico. In questo articolo, analizzeremo le varie opzioni disponibili, compresi i requisiti e le condizioni da soddisfare.
È evidente che il sistema previdenziale italiano offre una varietà di opzioni per chi ha accumulato 20 anni di contributi. Le diverse tipologie di pensione possono essere scelte in base alle esigenze individuali e alle circostanze personali. È fondamentale informarsi adeguatamente e pianificare con anticipo per garantire un futuro pensionistico sereno e sostenibile. Conoscere le varie opzioni e i requisiti specifici è essenziale per ottimizzare il proprio percorso verso la pensione, tenendo conto delle proprie aspirazioni e necessità economiche.
8 pensioni disponibili per chi ha più di 20 anni di contributi versati
La pensione di vecchiaia è la misura principale e più comune, accessibile a chi raggiunge i 67 anni di età e ha versato almeno 20 anni di contributi. Questa misura è rimasta sostanzialmente inalterata dal 2019 a oggi e continuerà a essere valida anche nel 2025. È importante notare che la contribuzione utile comprende tutti i contributi versati, indipendentemente dal tipo di lavoro svolto.
Le lavoratrici che hanno figli e hanno iniziato a versare contributi dopo il 31 dicembre 1995 non beneficiano di agevolazioni specifiche, come proposto in alcune riforme pensionistiche. Pertanto, l’accesso alla pensione di vecchiaia richiederà comunque 67 anni di età e 20 anni di contributi, senza sconti legati al numero di figli.
Un’altra opzione è la pensione anticipata contributiva, che consente a chi ha iniziato a lavorare dopo il 1995 di andare in pensione a 64 anni, sempre con un minimo di 20 anni di contributi. Tuttavia, è necessario che l’importo della pensione sia almeno pari a 2,8 volte l’assegno sociale. Questa misura è accessibile a entrambi i sessi e non prevede agevolazioni per le madri lavoratrici.
La pensione anticipata ordinaria è un’altra opzione per chi ha accumulato un certo numero di anni di contributi. Per accedere a questa misura, è necessario avere almeno 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne. Questa soluzione è ideale per coloro che desiderano ritirarsi dal lavoro prima dell’età pensionabile standard, ma richiede un notevole impegno contributivo.
Per i lavoratori usuranti, la legge prevede la possibilità di andare in pensione anticipata. Questi lavoratori possono accedere alla pensione di vecchiaia con 61 anni di età e almeno 35 anni di contributi. Questa misura è stata creata per riconoscere l’impatto fisico e mentale di determinate professioni, offrendo una via d’uscita anticipata dal mondo del lavoro.
La pensione per invalidità è un’altra forma di sostegno per coloro che non sono in grado di lavorare a causa di malattie o infortuni. Le condizioni per accedervi variano, ma generalmente è necessario dimostrare un’invalidità riconosciuta e avere un certo numero di anni di contributi versati. Questa misura è particolarmente importante per garantire un sostegno economico a chi si trova in difficoltà .
Un’altra forma di pensione è quella di reversibilità , che spetta ai familiari di un lavoratore deceduto. Questa pensione è calcolata in base ai contributi versati dal defunto e può essere richiesta dal coniuge, dai figli o da altri familiari a carico. È una misura fondamentale per garantire la sicurezza economica dei familiari in caso di perdita del capofamiglia.
La pensione sociale, o assegno sociale, è destinata a coloro che non hanno un reddito sufficiente per vivere dignitosamente. Questa misura è spesso rivolta a persone anziane che non hanno accumulato contributi sufficienti per accedere a una pensione tradizionale. I requisiti variano in base al reddito e alla situazione patrimoniale del richiedente.
Infine, la pensione per lavoratori precoci è un’opzione per coloro che hanno iniziato a lavorare in età giovanile e hanno accumulato un numero significativo di anni di contributi. Questa misura consente di andare in pensione anticipatamente, riconoscendo gli sforzi e le difficoltà incontrati da chi ha iniziato a lavorare da giovane.