Tra le numerose invasioni che hanno segnato la storia di Roma, una recente è diventata protagonista di una sorta di guerra di religione: quella del padel. Questo sport, in rapida ascesa, ha generato una contrapposizione tra chi lo accoglie e chi, invece, resiste alla sua diffusione.
Da questo peculiare conflitto emerge “Lob – La vita è un pallonetto,” un romanzo breve che sa mescolare giallo e sport, portando il lettore nel cuore di un’affascinante rivalità tra padel e tennis. L’autore di quest’opera è Giampaolo Roidi, un esperto giornalista e caporedattore al Messaggero, che ha avuto la fortuna e l’esperienza di praticare entrambi gli sport, permettendogli così di narrare con competenza le sfide e le dinamiche che li circondano.
L’ambientazione di questa avvincente storia è l’immaginario Antico Ponte Tevere, un circolo che affaccia sul fiume e rappresenta un pezzo della vita sociale romana. Non è un circolo esclusivo, ma nemmeno affollato di gente, fieramente dedicato al tennis da oltre settant’anni. Qui, in un’assemblea straordinaria, i 358 soci sono chiamati a decidere riguardo a una proposta che potrebbe stravolgere la storicità del luogo e dei suoi sedici campi. Una scelta cruciale si presenta davanti a loro: è giunto il momento di abbandonare le tradizioni, oppure val la pena di difendere un’eredità che ha un significato profondo per tutti? I membri del circolo si trovano a riflettere su ciò che vuole dire appartenere a una comunità nel contesto odierno, domandandosi se questi valori siano ancora rilevanti nella società contemporanea.
Proprio in questo contesto, una morte misteriosa di un socio storico provoca un cambiamento radicale nelle dinamiche del circolo. Questo evento funesto si rivela essere il catalizzatore di un confronto serrato, aprendo la strada a un futuro per nulla scontato. La tensione aumenta, mentre gli interessi si scontrano e le alleanze si formano e si rompono. Questo giallo ben orchestrato tiene il lettore incollato alle pagine, coinvolgendolo in una rete di intrighi e tensioni, mentre i protagonisti devono confrontarsi con le loro scelte personali e le loro ideologie.
Il significato del pallonetto e le sue metafore
Nel romanzo, il pallonetto non è solamente un semplice colpo di tennis; diviene una vera e propria metafora della vita stessa. Non si tratta del ‘lob’ mirato a sorprendere l’avversario, ma di un colpo alto, “privo di rotazione,” una mossa astuta e calcolata. L’autore, infatti, descrive la frustrazione del giocatore che si trova sperduto al centro dell’arena, paragonando il pallonetto a una strategia di stallo che si basa sugli errori del nemico.
Questo richiamo alla fragilità umana è palpabile e rende il pallonetto un gesto ben più complesso di quanto possa apparire a una prima occhiata. L’architetto Arnaldo Morelli, uno dei personaggi centrali della narrazione, ha saputo trasformare questa mossa apparentemente innocua in un’arma letale.
La narrazione si sviluppa durante un periodo di cinque giorni, da cui il sottotitolo “Tennis contro Padel: la guerra dei cinque giorni.” Così, ci si ritrova immersi in un’atmosfera vibrante, ricca di tensione e rivalità, che riflette le nevrosi di un circolo sportivo romano. Qui si muovono personaggi di varia estrazione, da stimati professionisti a giornalisti, passando per sindacalisti, il tutto mentre si svolge una lotta tra le due anime, quella dei pallettari e dei fanatici delle discese a rete. Questa rivalità, che si dipana tra le righe della storia, rappresenta un vero specchio delle sfide sociali e culturali di oggi, con il tennis e il padel che divengono simboli di una battaglia ben più profonda.
Senza dubbio, “Lob – La vita è un pallonetto” riesce a trasmettere l’essenza di questa conflittualità, lasciando il lettore a interrogarsi su dove si colloca la sua personale scelta tra le due discipline e sul significato di comunità in un mondo in costante cambiamento.