Niccolò Agliardi, cantautore e autore, nel suo ultimo libro intitolato “Prima di essere prìncipi”, pubblicato da Salani, si imbarca in un viaggio emozionante per raccontare la propria esistenza e carriera.
La sua opera non è solo una cronaca della sua vita, ma anche un’occasione per esplorare temi profondi e universali, grazie a un tavolo di discussione unico nel suo genere: al suo fianco ha Roberto Vecchioni e il figlio in affido, Sam Bouzidi Agliardi. Tre generazioni di uomini che si confrontano, analizzando la genitorialità, i sogni e tutti i timori che ognuno di loro si porta nel cuore.
Un tavolo di confronto tra generazioni
Nell’opera di Agliardi, il tavolo diventa il luogo magico dove si intrecciano le storie di tre uomini. Ciascuno porta con sé una prospettiva unica, a partire dalle esperienze di vita che li hanno formati. Il carico di esperienze e sogni di un padre, le insicurezze di un giovane alla ricerca della propria strada e le riflessioni di un artista che ha vissuto tra successi e sfide, creano un mosaico di emozioni. Non mancano momenti di vulnerabilità, dove si mettono a nudo paure e ambizioni. Agliardi cerca di raggiungere le persone che, come lui, hanno timori di fronte ai propri sogni e si chiedono se le scelte fatte siano state giuste. La sua intenzione è chiara: comunicare a chi si sente incerto che non è solo e che è possibile trovare un senso anche nei momenti di difficoltà.
Il viaggio che Agliardi compie attraverso le pagine del suo libro si arricchisce di aneddoti e di riflessioni profonde. La condivisione di esperienze con Vecchioni, un maestro della musica italiana, e con Sam rappresenta un modo per esplorare le varie sfaccettature della vita e della paternità. Ciascuno dei tre, nonostante le differenze, riesce a trovare un comune denominatore nelle proprie storie. Alla fine, emerge un messaggio positivo e di speranza: anche davanti alle avversità, la pazienza diventa uno strumento fondamentale per affrontare il mondo.
Riflessioni su sogni e fallimenti
Il messaggio centrale di “Prima di essere prìncipi” risuona con forza ed è rivolto a chi può sentirsi perso o disorientato. Questo non è un racconto autobiografico da divano, ma una vera e propria riflessione sull’accettazione dei propri limiti e sull’importanza di adattarsi alla realtà. Agliardi, infatti, confessa di aver dovuto rinunciare a un grande sogno, quello di diventare un cantautore riconosciuto, optando per il ruolo di autore di storie. “Raccontare storie era sartorialmente più adatto a me”, ammette, mettendo in luce il valore dell’autenticità.
Nonostante i sacrifici, Agliardi ha trovato il suo successo attraverso collaborazioni significative. Il riconoscimento ricevuto insieme a Laura Pausini e Diane Warren ai Golden Globe e al Nastro d’Argento per il brano ‘Io sì ‘ rappresenta un aiuto sostanziale per confermare la validità delle sue scelte. Certo, non sempre si vede l’arcobaleno dopo la tempesta, ma come sottolinea Agliardi, la pazienza è ciò che permette di proseguire quando il cammino si fa difficile.
La voce di Vecchioni e l’aspettativa di una vita piena
Nel libro, non mancano riferimenti alle canzoni di Roberto Vecchioni, il quale prende parte al racconto dando uno spessore ulteriore alla conversazione. Attraverso le sue parole e i suoi versi, i lettori possono scoprire un nuovo lato del celebre artista, sempre alla ricerca del significato più profondo dell’esistenza. Le riflessioni di Vecchioni sulla vita, da lui percepita come un continuo oscillare tra insoddisfazione e gratitudine, mettono in luce una verità che molti condividono: è possibile sentirsi inseguiti dai propri sogni e, al tempo stesso, apprezzare tutto ciò che si ha.
La frase di Agliardi su di lui, “Lui si dichiara insoddisfatto ma vincente”, sottolinea la complessità del rapporto con i propri obiettivi. E chissà, potrebbe anche essere un modo di affrontare la realtà, consapevoli che ogni passo in avanti, anche quelli considerati piccoli, meritano di essere celebrati. Agliardi stesso si trova a riflettere sulla propria vita e sull’idea di essere “vincente” raccontando, con un sorriso, che ancora non ha raggiunto tale statura. Ma alla fine della fiera, lo stesso lui ammette di vivere momenti ricchi di soddisfazione e riconoscimenti. Dunque, tra generazioni, storie e successi, il libro di Agliardi si propone come un invito a riflessione: il cammino personale è unico e prezioso e ogni traguardo, grande o piccolo che sia, rappresenta un capitolo significativo della nostra storia.