Non c’è dubbio che la rassegna culturale Leggermente a San Daniele quest’anno non ha risparmiato sorprese e novità. Un evento tanto atteso che, come sempre, ha coinvolgerto un pubblico variegato, rendendo la lettura e la cultura accessibili anche a chi, magari, ha meno dimestichezza con i libri.
L’ospite sportivo è una tradizione consolidata, e non è difficile capire perché questo rendez-vous attrae tanto la gente. Il mondo degli sportivi, infatti, riesce a toccare le corde più profonde dell’animo umano ed è capace di trasmettere messaggi di speranza, tenacia e passione, proprio come fa la letteratura. Quest’anno, l’attenzione sarà rivolta a Mara Navarria, una delle atlete più stimabili del panorama sportivo attuale.
Quando si parla di sport, si apre un vasto universo di emozioni e storie da raccontare. Lo sport parla a tutti: è un linguaggio universale che tocca le vite delle persone in modi molteplici. Questo aspetto fa sì che risulti particolarmente efficace nel portare le persone più vicino alla lettura. Leggermente ha sempre avuto questa missione: coinvolgere anche chi, di solito, non ha molta voglia di staccarsi dalla quotidianità e avventurarsi tra le pagine di un libro. E qui, entra in gioco Mara Navarria, una vera icona del mondo della scherma e, allo stesso tempo, una donna che non ha mai smesso di esplorare altri orizzonti. La sua presenza non è stata solo una grande opportunità per gli sportivi, ma anche per i lettori che hanno trovato in lei una fonte di motivazione e ispirazione.
Mara Navarria: un esempio di passione e dedizione
Mara Navarria non è solo una medaglia d’oro olimpica o una campionessa mondiale di spada: è una persona che ha saputo abbinare la carriera sportiva con la vita privata, affrontando ogni sfida con impegno e determinazione. Ha parlato dei libri che ha apprezzato, e questo è già di per sé un fermo invito a riflettere.
Tra i titoli “La nuova rosa. Arte, storia, nuova umanità” dedicato a Tina Modotti, un’icona della fotografia e dell’arte, viaggiando attraverso impostazioni storiche e culturali. Inoltre, “Innamorarsi di Anna Karenina il sabato sera” di Guendalina Middei e “Lezioni d’amore per un figlio” di Stefano Rossi. Questi libri non sono scelti a caso, ma rappresentano un vero e proprio percorso di crescita e scoperta personale.
Un legame indissolubile con la propria terra
Mara, nonostante i riconoscimenti ottenuti e i viaggi compiuti in tutto il mondo per competere, non ha mai dimenticato le proprie radici friulane. È chiaro che il suo vissuto è una tessera fondamentale nel mosaico della sua carriera. Ha raccontato delle sfide che ha affrontato come atleta e come madre, perché uno dei suoi traguardi più rilevanti è sicuramente quello di essere genitore. Affrontare le difficoltà di questa dualità è una lotta quotidiana, ma le gioie e i successi che ne derivano diventano motivazioni cruciali. La capacità di rimanere attaccata alla sua terra, di rappresentare il Friuli anche oltre i confini nazionali, è stato un messaggio potente per tutti.
L’evento per tutti gli amanti della cultura
Non è stata solo una serata di dialogo e letteratura, ma un momento che ha segnato anche la celebrazione di uno sport che va di pari passo con la formazione culturale. Infatti, a chiudere la serata è stata l’ assegnazione della borsa di studio dedicata a Gianfranco Vanin, un riconoscimento che la Libertas Pallacanestro San Daniele conferisce a giovani talenti che si sono distinti non solo dal punto di vista sportivo, ma anche in ambito accademico. Mara Navarria ha consegnato questa borsa, dimostrando ulteriormente come sport e cultura possano viaggiare insieme verso traguardi straordinari.