Milena Palminteri, con il suo romanzo “Come l’arancio amaro“, ha conquistato la settima edizione del Premio “Amo questo Libro” 2024. Questo riconoscimento, molto atteso e prestigioso, è attribuito dalle libraie e dai librai della catena Giunti al Punto.
La scrittrice siciliana ha trionfato, segnalando un successo che non passa inosservato. Con oltre centomila copie vendute, l’opera si presenta, già sin da ora, come un vero e proprio caso letterario del 2023. L’argomento trattato, la Sicilia del 1960, ne fa una lettura coinvolgente e ricca di emozioni.
L’ambientazione scelta da Milena Palminteri è una delle chiavi del suo successo. Agrigento, con le sue meraviglie archeologiche e la sua storia affascinante, diventa non solo sfondo, ma vero e proprio personaggio del romanzo. Protagonista è Carlotta, una donna di trentasei anni che vive un’esistenza improntata su una costante solitudine. La sua storia inizia in un contesto drammatico: il padre morì nella notte della sua nascita, lasciandola senza una figura paterna, mentre la sua amata bambinaia abbandona la sua vita già da piccola. La madre, invece, è descritta come un’algida presenza, quasi un’istruttrice piuttosto che una madre affettuosa.
La Sicilia degli anni ’60 è un mosaico di cambiamenti e contraddizioni. Carlotta, cresciuta negli anni del Ventennio e della guerra, ha imparato a vivere in un mondo dove nulla sembra realmente cambiare. La scrittrice riesce a restituire quel periodo storico ricco di sfide e tormenti, evocando emozioni che risonano con i lettori di oggi. La stagnazione emotiva della protagonista fa però da sfondo a un lento ma inesorabile processo di scoperte personali, in un contesto che trasmette al lettore sia un senso di nostalgia sia di speranza.
L’indagine personale di Carlotta: segreti di famiglia
La vita di Carlotta cambia quando si imbatte in un documento sorprendente presso l’Archivio notarile. Qui scopre una terribile accusa da parte di sua nonna paterna nei confronti della madre: si sostiene che essa non l’abbia partorita, ma comprata. Questo clamore del passato riaccende in Carlotta una rabbia latente e una sete di verità che l’ha accompagnata per anni. Un’indagine che non si limita a un livello superficiale, ma diventa un viaggio intimo nella sua storia familiare.
Con questo colpo di scena, l’autrice invita i lettori a riflettere sull’importanza delle radici e della ricerca dell’identità personale. Le domande che Carlotta si pone sono universali e toccano le esperienze di molti: che cosa significa essere una madre? E che relazioni si instaurano nel cuore di una famiglia quando si celano segreti oscuri? La trama evolve in modo avvincente, mentre la protagonista si fa carico del peso dei suoi trascorsi, e il lettore è catturato dalla sua ricerca di risposte e significati.
Un premio amato da chi ama i libri
Il Premio “Amo questo Libro” non è solo un riconoscimento, ma rappresenta anche ciò che i librai e le libraie apprezzano nei loro interlocutori. Questo concorso invita ad esplorare le novità editoriali dell’anno, dando voce e spazio a opere che meriterebbero attenzione. Non ci sono distinzioni di genere e le opere di diverse case editrici vengono selezionate con un occhio attento e creativo.
Palminteri ha saputo affascinare con una storia che parla al cuore, una trama profonda e avvincente che incarna esperienze reali. La sua vittoria risuona come un autentico stimolo per i lettori a scoprire nuove storie e nuove voci nel panorama letterario contemporaneo. L’assegnazione del premio a “Come l’arancio amaro” valido per il 2024 è dunque un riflesso di un amore antico e sempre vivo per la lettura, un legame che si nutre di emozioni, storie e verità.