Emanuela Pulvirenti, architetto appassionata d’arte e insegnante, sta facendo parlare di sé con il suo ultimo libro “Cartoline d’artista”.
Questo lavoro affascinante è una sorta di viaggio attraverso le bellezze del patrimonio culturale mondiale, visto attraverso gli occhi dei grandi pittori. I lettori sono invitati a scoprire le storie che si nascondono dietro i luoghi, ritratti nei dipinti, trasformando ogni pagina in una sorta di cartolina vintage. In occasione dell’uscita del libro, abbiamo avuto l’opportunità di intervistare Emanuela per ottenere alcuni dettagli esclusivi e sorprendenti.
L’idea alla base di “Cartoline d’artista” è tanto semplice quanto geniale: una raccolta di opere d’arte che raccontano luoghi iconici attraverso lo sguardo di chi li ha realizzati. Emanuela svela che la sua ispirazione nasce da una passione per la ricerca di opere che si concentrano su temi specifici, un po’ come raccolte di cartoline. “Disegnare l’idea del libro è stato un processo graduale,” spiega, “I luoghi selezionati, come monumenti e panorami, sono stati riprodotti in opere d’arte da artisti che, nel loro viaggio, hanno vissuto esperienze uniche.” Ogni dipinto selezionato diventa così una sorta di memoria, un modo per catturare e trasmettere la bellezza e l’essenza di posti speciali, non solo in Europa ma in tutto il mondo.
Pulvirenti unisce l’antico e il moderno, creando un dialogo tra i testi e le immagini. In questo volume, i lettori troveranno spunti per riflettere su come l’arte possa trasformare la nostra percezione dei luoghi. “C’è una sorta di magia nel vedere un posto rappresentato da un artista dopo aver fatto un viaggio per arrivare a quel punto,” continua l’autrice. E così, ogni capitolo si apre con un’opera che racconta in modo unico un luogo, portando il lettore in un viaggio visivo e emozionale.
La costruzione dei capitoli in “Cartoline d’artista” è pensata per sorprendere. Emanuela ha deciso di iniziare ogni sezione con un’opera che la colpisce, che spiazza il lettore e invita alla riflessione. In questo senso, il libro non segue una chiara cronologia di eventi, ma si concentra sull’elemento visivo. Si parte, ad esempio, dal Duomo di Milano, ma non con i classici dipinti che mostrano la facciata. Al contrario, si inizia con l’inusuale interpretazione di Dino Buzzati, un artista che ha saputo catturare l’essenza di questo simbolo cittadino in modo del tutto originale.
“Questo approccio serve a stimolare una nuova visione,” rivela Emanuela, “È affascinante come due artisti possano catturare lo stesso luogo e dare vita a visioni opposte.” La varietà di stili e modi di rappresentare i luoghi rende ogni capitolo unico. Non mancano anche artisti del calibro di Turner e Monet, che vengono ripresi più volte, grazie alla loro incessante esplorazione dei luoghi artistici. La loro capacità di tradurre la luce e il colore di un posto in opere intramontabili è qualcosa che Pulvirenti ha cercato di trasmettere nel suo lavoro.
Un elemento chiave del libro è la selezione di luoghi, che spazia da quelli celebri a quelli meno conosciuti, ma altrettanto affascinanti. “Ogni capitolo rappresenta un’opportunità per esplorare e comprendere non solo l’arte, ma anche la storia di un luogo.” Emanuela parla con passione del capitolo dedicato al Colosseo, che inizia con una rappresentazione futuristica che racconta la storia di questo monumento attraverso gli occhi di diversi artisti nel corso dei secoli. “Dal Cinquecento fino all’Ottocento, i cambiamenti che ha subito sono incredibili,” sottolinea.
E per i lettori curiosi che puntano all’internazionale, le cascate del Niagara non possono mancare. Emanuela evidenzia come i pittori abbiano scelto di rappresentare questo paesaggio escludendo dettagli della modernità, creando un’atmosfera senza tempo. “È straordinario pensare a come i paesaggi, anche quelli più conosciuti, possano essere ritratti per riflettere il periodo storico in cui si viveva,” afferma l’autrice. Ogni tratto di pennello porta con sé una storia che si intreccia con quella delle persone e dei luoghi.
La missione di “Cartoline d’artista” va oltre il semplice godimento visivo. È un invito a ri-scoprire l’arte e a integrarla nella vita di tutti i giorni. Come spiega Emanuela, “L’arte ha un potere educativo incredibile. Un modo per imparare a guardare il mondo con occhi diversi.” La sua ambizione è che i lettori possano non solo scoprire nuovi punti di vista, ma anche sentirsi ispirati a esplorare i luoghi con una mentalità aperta.
Emanuela riflette sul fatto che raramente gli artisti del passato includevano se stessi nelle loro opere. “Solo in pochi casi, su centinaia di dipinti, compare l’artista,” dice. Oggi, invece, sembra che il focus si sia spostato sull’individuo piuttosto che sul luogo. “Forse dovremmo tornare a mettere al centro i luoghi,” offre come spunto di riflessione. Questa nuova visione potrebbe essere fondamentale per riscoprire la bellezza e la magnificenza del nostro patrimonio culturale.
I lettori che stanno già sfogliando le pagine di “Cartoline d’artista” riportano sentimenti di nostalgia e bellezza, unendo immagini meravigliose a storie di passione ed esplorazione. Gli spunti forniti da Emanuela rivelano che la sua opera non è solo un libro, ma un autentico viaggio nel tempo e nello spazio.
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