Non è semplice l’esperienza di un comico di destra in Italia, specialmente ora che il partito è al governo. Queste riflessioni provengono da Federico Palmaroli, conosciuto come ‘Osho’, il quale ha recentemente presentato il suo ultimo libro di vignette intitolato “Nun fate caso ar disordine”, edito da Rizzoli.
Le sue storie umoristiche, come sempre, prendono di mira la politica e la società in un modo che cerca di far ridere, ma che è anche portatore di un messaggio sociale e politico. Intrigante è scoprire come riesca a trovare un equilibrio tra umorismo e critica, specialmente in un clima di tensione politica.
Durante la presentazione del suo libro svoltasi a Roma, Palmaroli ha sottolineato una verità amara, ovvero che certi comici sono accettati solo finché non dichiarano apertamente le loro inclinazioni politiche. La situazione cambia drammaticamente quando il comico è associato con il governo. “Quando la destra era all’opposizione ero tollerato, ma adesso che sono al governo, sono diventato un problema”, confessa Palmaroli. Questo chiaramente ha portato a tensioni sia nel suo lavoro che nella sua immagine pubblica. È un argomento che fa riflettere su come l’umorismo e la satira possano essere percepiti in modo differente a seconda della posizione politica del governo di turno.
Il comico, nel suo dialogo con i media, evidenzia anche come gli attacchi che riceve siano aumentati. “Quando sono accaduti eventi controversi, come il caso Boccia-Sangiuliano, sono stato preso di mira da altri comici per il semplice fatto che non stavo facendo battute”, afferma. Una reazione eccessiva, quella di coloro che lo criticano, che, secondo lui, è indicativa della pressione che i comici di destra affrontano. Ridire può diventare un atto di resistenza in un contesto dove le giustificazioni per il lavoro diventano sempre più complesse.
Il caso Sangiuliano e le critiche social
Palmaroli ha avuto anche modo di chiarire la sua posizione riguardo al caso di Sangiuliano e come alcune critiche ricevute siano state mal interpretate. Il comico ha sottolineato che non ha realizzato vignette a riguardo perché lo considerava un “episodio umano” piuttosto che un semplice evento satirico. La reazione della persona coinvolta è stata a dir poco sorprendente. Insinuando che le sue posizioni fossero troppo sensibili, la stessa imprenditrice ha attirato su di sé l’attenzione dei media, facendo crescere un caso a suo dire “patetico” e infondato. Questo fa emergere come la vita di un comico possa finire per intrecciarsi con dinamiche personali, dove le emozioni e le relazioni private diventano a loro volta oggetto di satira.
In un contesto così carico di polemiche, Palmaroli si trova a dover navigare in un mare di conflitti e fraintendimenti. “Tutto questo non rappresenta la verità ma fa parte del gioco mediatico”, risponde, e la sua osservazione rivela una consapevolezza critica rispetto ai meccanismi della comunicazione contemporanea. Queste dinamiche non tolgono la legittimità al suo lavoro, ma rendono la sua vita professionale parecchio più difficile.
Futurismo e progetti artistici
Un’altra dimensione della vita di Osho è rappresentata dall’organizzazione di eventi legati al Futurismo, un’importante corrente artistica. All’interno della Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea di Roma, Palmaroli è coinvolto in eventi dedicati a vari aspetti di questa corrente. Sebbene chiarisca che non abbia un ruolo scientifico, i progetti futuri includeranno approfondimenti su temi come la cucina, la moda, l’architettura e persino il teatro. “Ci saranno talk e relatori, per arricchire l’esperienza”, spiega. È chiaro che Palmaroli non è solo interessato alla satira politica ma desidera esplorare anche il grande patrimonio culturale italiano.
La sua attuale posizione è di volontario in queste iniziative, il che potrebbe sembrare strano a molti. Potrebbe sembrare quasi un modo per smentire le voci di chi lo vede come un comico schierato politicamente. L’iniziativa di promuovere il Futurismo dimostra il suo desiderio di contribuire a un dibattito più ampio riguardo l’arte e la cultura del paese. Qui si apre un capitolo importante della vita di Osho, che va oltre le vignette e il suo ruolo da comico.
L’arte della satira: un anno di pungente umorismo
Con “Nun fate caso ar disordine“, Palmaroli ci regala un compendio annuale di vignette, una satira che non risparmia nessuno, dalla politica alle figure religiose come il Papa. Tra le pagine del libro ci sono personaggi che coprono la scena internazionale, da Biden a Trump, fino ad arrivare a figure del panorama politico nostrano come Amadeus e Di Maio. Ogni vignetta è una critica che invita alla riflessione. Osho sa bene che il mondo della satira è un campo minato. “Certo, non puoi fare una battuta su qualcuno senza sapere come allora potrebbe reagire”, dice. La delicatezza di affrontare il comico e il tragico, così come la possibilità di sorridere delle disavventure altrui, rendono il suo lavoro tanto impegnativo quanto affascinante.
Tuttavia, Osho si fa carico di questo compito. Racconta di come gli eventi politici possano servire come sfondo per le sue opere umoristiche. “Dopo la sconfitta della Harris, ad esempio, avrei voluto una foto di lei triste – spiega – ma non sono riuscito a trovarne una”. Ciò dimostra come la comicità sa anche rimanere legata al momento presente, al dibattito attuale. Ogni vignetta diventa quindi un riflesso del tempo in cui viviamo. La sfida è quella di non farsi sopraffare dalle polemiche e di continuare a portare avanti il suo mestiere di comico, anche se le cose possono risultare complicate.