L’Assegno Unico Universale rappresenta uno strumento fondamentale per il sostegno delle famiglie con figli a carico.
Recentemente ed è stato oggetto di aggiornamenti da parte dell’INPS. Tra le novità più rilevanti, vi è l’approvazione di una nuova maggiorazione dell’assegno, che si applica in specifiche condizioni economiche e familiari. In questo articolo, andremo ad analizzare le modalità di accesso, i requisiti per ottenere la maggiorazione e le recenti innovazioni nel servizio che rendono la gestione dell’assegno più semplice e intuitiva.
A partire dal mese di dicembre 2024, l’INPS ha stabilito che i pagamenti dell’Assegno Unico saranno effettuati nelle giornate del 17, 18 e 19. Questo calendario è stato pensato per garantire una distribuzione equa e coordinata delle risorse destinate alle famiglie, in un periodo dell’anno caratterizzato da spese elevate, come il Natale. In aggiunta, l’ente previdenziale ha annunciato un rinnovamento della piattaforma online, che offrirà agli utenti un’esperienza d’uso più fluida e funzionalità migliorate.
Requisiti per la nuova maggiorazione dell’Assegno Unico
Tra le novità più significative, si segnala l’implementazione del Sistema Unico di Gestione IBAN (SUGI), che ha lo scopo di semplificare l’accredito dei pagamenti. Gli utenti potranno ora selezionare un IBAN già utilizzato per altre prestazioni INPS, oppure indicarne uno nuovo, rendendo così il processo di accredito ancora più rapido e sicuro. Per le famiglie che hanno bisogno di supporto, sono disponibili diverse modalità di accesso al servizio: tramite il portale web dell’INPS, utilizzando credenziali SPID di livello 2 o superiore, CIE 3.0, o CNS; attraverso il contact center; e tramite gli istituti di patronato.
La nuova maggiorazione dell’Assegno Unico si applica in specifiche circostanze, in particolare per i nuclei familiari con un Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) non superiore a 25.000 euro e con entrambi i genitori lavoratori. Questa misura rappresenta un importante aiuto per le famiglie a basso e medio reddito, che spesso si trovano a fronteggiare difficoltà economiche. La semplificazione della procedura per ottenere questa maggiorazione è stata pensata per facilitare l’accesso alle risorse necessarie e garantire un supporto adeguato a chi ne ha più bisogno.
In caso di decesso del genitore richiedente l’assegno, il sistema prevede che il genitore superstite non debba presentare una nuova domanda se già riceveva il 50% dell’importo. Questa modifica mira a garantire una continuità del supporto economico in un momento di grande fragilità per la famiglia. Se il genitore deceduto percepiva l’assegno al 100%, il superstite dovrà confermare la responsabilità genitoriale per poter subentrare nella ricezione dell’assegno.
Un altro aspetto da considerare è l’accredito della tredicesima mensilità per il personale scolastico, che avverrà contestualmente al pagamento degli stipendi di dicembre. È importante sottolineare che, a causa di possibili variazioni contrattuali o di congedi, la tredicesima potrebbe risultare inferiore rispetto agli anni precedenti, generando preoccupazione tra i docenti e il personale ATA.
Le recenti modifiche al servizio dell’Assegno Unico non si limitano solo alla maggiorazione e alla semplificazione delle procedure. L’INPS ha anche investito in un miglioramento generale dell’esperienza utente, rendendo il portale più accessibile e intuitivo. Questo è particolarmente utile per le famiglie che spesso si trovano a dover gestire numerosi aspetti burocratici in un contesto già complesso.