Stangata per gli italiani, nel 2025 arrivano una marea di tasse, preparati a pagare: ecco quelle che partono a gennaio

Il 2025 si preannuncia come un anno di grandi cambiamenti fiscali con le nuove tasse mirate a sostenere l’economia.

Il 2025 si preannuncia come un anno di sfide economiche per gli italiani. Con l’approvazione della nuova legge di Bilancio, il governo ha previsto un incremento significativo delle tasse che impatterà pesantemente sulle finanze dei cittadini. In questo articolo, esploreremo in dettaglio le principali misure fiscali che entreranno in vigore a partire da gennaio, analizzando le loro implicazioni su famiglie e imprese.

Il 2025 si preannuncia come un anno di sfide economiche per gli italiani.
Tasse in arrivo (www.ilmaggiodeilibri.it)

Una delle novità più discusse riguarda la web tax e la tassazione delle criptovalute. Inizialmente, il governo aveva previsto una tassa sui servizi digitali del 3% su tutte le aziende operanti nel settore, ma dopo le pressioni di Forza Italia e della Lega, la misura è stata rivista. Ora, questa tassa sarà applicata solo ai colossi del web che registrano ricavi superiori ai 750 milioni di euro, esentando così le piccole e medie imprese che operano online. Questo cambiamento sarà visto come un sollievo per le PMI, che potranno continuare a operare senza l’aggravio di un ulteriore tributo.

Tributi e imposte

Per quanto riguarda le criptovalute, la tassazione sulle plusvalenze ritorna al 26%, rispetto al 42% inizialmente previsto dal ministro Giorgetti. Tuttavia, a partire dal 2026, l’aliquota salirà al 33%. Un elemento da tenere presente è che la soglia di esenzione di 2.000 euro è stata eliminata, il che significa che tutte le transazioni di criptovalute saranno soggette a tassazione. Questa decisione potrebbe scoraggiare gli investitori e i trader, rendendo il mercato delle criptovalute meno attraente per i nuovi entranti.

Inoltre, aumentano le imposte sui giochi: il prelievo sul bingo e sulle carte online sarà del 25,5% sulle somme non restituite ai giocatori, mentre per le scommesse sportive la quota fissa sarà del 20,5% e del 24,5% per quelle online. Queste misure mirano a incrementare le entrate fiscali, ma potrebbero spingere i giocatori verso piattaforme non regolamentate, con possibili conseguenze negative per la sicurezza e la legalità del settore.

Per quanto riguarda le criptovalute, la tassazione sulle plusvalenze ritorna al 26%, rispetto al 42%
Italiani preoccupati (www.ilmaggiodeilibri.it)

In un contesto di aumento delle tasse, il governo ha anche annunciato misure per supportare le imprese attraverso il programma Transizione 5.0, che incentiva la trasformazione digitale ed energetica. Le modifiche principali includono procedure semplificate per il calcolo dei consumi energetici e la possibilità di cumulo con altri incentivi nazionali ed europei. In particolare, è prevista una maggiorazione per i pannelli fotovoltaici prodotti in Europa, con l’obiettivo di promuovere investimenti in tecnologie sostenibili.

Una delle novità più attese è la mini decontribuzione Sud, che prevede uno sgravio del 25% sui contributi previdenziali per le piccole e medie imprese che assumono lavoratori a tempo indeterminato nelle regioni meridionali. Questo provvedimento è fondamentale per stimolare l’occupazione nelle aree più svantaggiate del Paese, dove la disoccupazione è tradizionalmente più alta.

La legge di Bilancio dedica anche risorse significative per incentivare la sostenibilità ambientale. Viene introdotto un nuovo bonus per la sostituzione di elettrodomestici obsoleti con modelli più efficienti dal punto di vista energetico. Questo contributo, pari al 30% del prezzo d’acquisto e fino a un massimo di 100 euro (o 200 euro per chi ha un ISEE inferiore a 25.000 euro), mira a ridurre i consumi energetici delle famiglie e a promuovere un uso più responsabile delle risorse.

Infine, le spese per i trasporti subiranno un incremento significativo. A partire da aprile 2025, le tasse d’imbarco per i voli extra-UE aumenteranno di 50 centesimi, un ulteriore onere per i viaggiatori. Questo incremento riguarderà sei aeroporti italiani con un traffico annuo superiore ai 10 milioni di passeggeri e si stima che genererà un gettito di 5 milioni di euro per il 2025, che sarà investito in opere pubbliche e infrastrutture locali.

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