Dal 2025, il Bonus Affitto e il Fondo per la Morosità Incolpevole torneranno a svolgere un ruolo cruciale nel sostenere le famiglie italiane.
Queste iniziative rappresentano una soluzione concreta per affrontare le difficoltà legate al pagamento dell’affitto. Grazie a un emendamento approvato nella Legge di Bilancio, è previsto un finanziamento iniziale di 10 milioni di euro per il 2025, cifra che aumenterà a 20 milioni nel 2026. Si tratta di un passo significativo per supportare coloro che, nonostante gli sforzi, non riescono a far fronte agli oneri locativi a causa di situazioni economiche avverse.
Il Fondo Morosità Incolpevole è stato istituito nel 2013, ma era stato abolito nel 2022. La sua reintroduzione è segno dell’attenzione delle istituzioni verso le famiglie che vivono situazioni di disagio. Questo fondo è destinato a coloro che si trovano in morosità incolpevole, ovvero a chi non è in grado di pagare l’affitto per motivi indipendenti dalla propria volontà. Le motivazioni che possono giustificare la richiesta di accesso al fondo includono situazioni di emergenza lavorativa e personale, come la perdita del lavoro, il mancato rinnovo di contratti, oppure eventi gravi come malattie o decessi all’interno del nucleo familiare.
Cause Riconosciute per la Morosità Incolpevole
Per accedere al fondo, è necessario dimostrare che la morosità è dovuta a una delle seguenti cause:
- Perdita del lavoro: Licenziamento o cessazione del contratto di lavoro.
- Mancato rinnovo: Contratti a termine che non vengono rinnovati.
- Cessazione di attività imprenditoriale: Chiusura di un’attività commerciale.
- Cassa integrazione: Periodi di cassa integrazione o riduzione dell’orario lavorativo.
- Eventi familiari: Malattia grave, infortunio o decesso di un familiare che contribuisce al reddito.
Queste cause sono fondamentali per dimostrare la propria situazione economica e per l’accesso al fondo, che si configura come un aiuto concreto per chi si trova in difficoltà.
Negli anni precedenti, per accedere al fondo era necessario rispettare alcuni requisiti specifici, tra cui:
- Un ISEE non superiore a 26.000 euro o un reddito ISE fino a 35.000 euro.
- Possesso della cittadinanza italiana o di un permesso di soggiorno regolare.
- Presenza di un atto di sfratto per morosità e titolarità del contratto di locazione.
Per il 2025, i criteri saranno aggiornati attraverso un nuovo decreto ministeriale, il quale dovrà tenere conto dell’attuale contesto economico e sociale. Questo rappresenta un’opportunità per adeguare le misure alle reali esigenze delle famiglie.
Il Bonus Affitto legato al Fondo Morosità Incolpevole è pensato per coprire fino al 40% del fabbisogno reale, con un importo massimo annuale di 12.000 euro. Di questa somma, 8.000 euro possono essere utilizzati per sanare morosità pregresse, mentre i restanti 4.000 euro possono essere destinati alla stipula di un nuovo contratto a canone concordato. Questo supporto economico rappresenta un aiuto significativo per le famiglie che cercano di stabilizzarsi in una situazione abitativa sicura e sostenibile.
La procedura per richiedere il contributo sarà accessibile attraverso diverse modalità. Le famiglie interessate potranno presentare la domanda presso:
- Il Comune di residenza: Ogni comune pubblicherà i bandi nell’Albo Pretorio online, fornendo informazioni dettagliate sulle modalità di accesso al fondo.
- CAF e Patronati locali: Questi enti possono assistere nella compilazione della domanda e nella raccolta della documentazione necessaria.
È fondamentale che i richiedenti seguano attentamente le indicazioni fornite nei regolamenti comunali e negli avvisi pubblici, per garantire una corretta e tempestiva presentazione delle domande.
Questa nuova misura, quindi, si propone come un aiuto concreto per le famiglie italiane, offrendo una rete di sicurezza in un periodo di crescente incertezza economica. La reintroduzione del Bonus Affitto e del Fondo per la Morosità Incolpevole rappresenta un passo importante verso il sostegno delle persone in difficoltà, contribuendo a garantire un diritto fondamentale: quello alla casa.